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13 Conversations About One Thing
Cinque sconosciuti le cui esistenze vengono connesse dal destino e dal karma

01.09.2001 - Autore: Ludovica Rampoldi
Un uomo (John Turturro) giunto alla fatidica mezza età decide di cambiare vita. Una donna deve affrontare linfedeltà del marito. Un giovane e rampante avvocato si trova a dover abdicare alla sua carriera e ai suoi progetti. Un uomo daffari livido di invidia decide di vendicarsi di un collega affabile. E una donna delle pulizie aspetta, con ottimismo e pazienza, un miracolo.
Tredici conversazioni a proposito di una cosa. La felicità. Cosè, come è fatta, e soprattutto, come si fa raggiungerla.
La storia scritta dalla regista Jill Sprecher e dalla sorella Karen, è il classico racconto delle vite estranee che si intrecciano. Cinque sconosciuti le cui esistenze vengono connesse dal destino e dal karma. Il motore dellazione è un fatto apparentemente banale, un uomo che fugge dopo avere investito una donna. Ma luomo dovrà scontare il suo karma, e le conseguenze morali di quel gesto lo porteranno lontano, scaturendo una serie di esiti e di effetti inattesi.
Sono sempre stata incuriosita dagli eventi che forgiano la vita di una persona, che hanno davvero la forza di cambiarne la direzione- spiega la regista. Possono essere indifferentemente grandiosi o drammatici di quelli che colpiscono come uno schiaffo- o più semplici, banali, che scaturiscono da piccoli gesti. I momenti così giungono sempre come una sorpresa, e non accadono mai là dove ce li si aspetta. E spesso, essi sembrano contenere una scintilla di grazia.
La regista Jill Sprecher, laureata in filosofia, è lautrice di Clockwatchers-impiegate a tempo determinato, uno dei classici del cinema indipendente americano che dopo essere stato al Sundance ha girato in numerosi festival, vincendo nel 1997 il premio del Cinema Giovane di Torino.