Noris Assia

Noris fugge dalla Russia dopo la rivoluzione e si stabilisce in Francia. Si trasferisce in Italia, a Roma, nel 1929 dopo aver sposato Gastone Assia. Si avvicina al mondo dello spettacolo nel 1932 in cui esordisce sul grande schermo con "Tre uomini in frac", di Mario Bonnard. Poco alla volta conquista il pubblico grazie alla sua bellezza. L'incontro con Mario Cameriniè determinante per la sua carriera. Rende benissimo la figura di ragazza onesta, piccolo borghese, protagonista di fortunate pellicole come "Darò un milione", "II signor Max", "Ma non è una cosa seria", "Grandi magazzini", "Centomila dollari", "Una storia d'amore" e "Batticuore". Colpita da tante polemiche sulle sue effettive qualità artistiche, tenta di riciclarsi in alcuni film prima di ritirarsi in Egitto. Riappare nel 1965, all'improvviso, come protagonista di "La Celestina P.R.", di Carlo Lizzani dedicandosi, in seguito, anche al teatro. Muore in ospedale a Sanremo dove era stata ricovera per un malore.