Myrna Loy
DATA DI NASCITA: 02/08/1905
LUOGO DI NASCITA: Radersburg, MontanaDATA DI MORTE: 14/12/1993
Figlia di un politico di origine scozzese, Myrna Loy crebbe con la passione per la musica, di cui era appassionata la madre, e per il teatro. Dopo la prematura morte del padre, si trasferì con la madre e il fratellino nei pressi di Los Angeles, dove, ancora quindicenne, entrò a far parte di alcune compagnie locali come attrice e ballerina. Durante una rappresentazione venne notata da Natacha Rambova che la segnalò insistentemente al marito Rodolfo Valentino perché recitasse nel suo nuovo film, What Price Beauty? (1925). La giovanissima Myrna Loy fece così la sua prima apparizione cinematografica nel ruolo di una femme fatale. Grazie al suo fascino intrigante e ai suoi lineamenti vagamente esotici, l'attrice fu impiegata durante tutti gli anni venti in ruoli di seduttrice e di vamp. Ma il vero grande successo arrivò con l'avvento del sonoro, che le diede l'opportunità di mettere in luce il suo sorprendente brio recitativo e la sua solare bellezza, in ruoli di ironica moglie o capricciosa ereditiera. Nel 1933 venne scritturata dalla Metro Goldwyn Mayer e, l'anno seguente, ottenne un grande successo al fianco di William Powell nella commedia L'uomo ombra (1934), diretta dal grande W.S. Van Dyke, e tratta dall'omonimo romanzo di Dashiell Hammett, in cui i due impersonarono una coppia di coniugi detective, ironici e amanti della vita mondana. Il film, che avrà ben cinque seguiti (l'ultimo dei quali, Il canto dell'uomo ombra, risale al 1947) offrì all'attrice la possibilità di dimostrarsi scanzonata, fascinosa e raffinata interprete brillante. Negli anni trenta e quaranta tornò in altre occasioni in coppia con William Powell in numerose commedie come La donna del giorno (1936) di Jack Conway, Il paradiso delle fanciulle (1936) di Robert Z. Leonard, Ti amo ancora (1940) di W.S. Van Dyke. Fu inoltre partner di Clark Gable e Spencer Tracy in Arditi dell'aria (1938) di Victor Fleming, e di Cary Grant nelle commedie L'intraprendente signor Dick (1947) di Irving Reis e La casa dei nostri sogni (1948) di H.C. Potter; ma interpretò anche ruoli drammatici e di maggior impegno, come ne I migliori anni della nostra vita (1946), diretto da William Wyler, in cui impersonò la dolce moglie di un reduce di guerra (interpretato da Fredric March). Durante la Seconda guerra mondiale, si dedicò con costante impegno a spettacoli di intrattenimento per le truppe americane al fronte, e come organizzatrice di attività politiche e culturali per l'UNESCO. Negli anni cinquanta e sessanta l'attrice diradò i suoi impegni cinematografici, limitando le sue apparizioni a film come Dodici lo chiamano papà (1950) accanto a Clifton Webb, Dalla terrazza (1960), con Paul Newman, e Sento che mi sta succedendo qualcosa (1969) con Jack Lemmon. Negli anni settanta si dedicò maggiormente al teatro e alla televisione, ritirandosi dalle scene nel 1982.