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Lou Reed

DATA DI NASCITA:
LUOGO DI NASCITA: Freeport, New York
DATA DI MORTE:
Lewis Allen Reed nasce in una famiglia ebrea nella cittadina di Freeport, Long Island. Sin da piccolo impara a suonare la chitarra e incide un singolo stile "doo-woop" con una band chiamata "The Shades". I genitori, preoccupati dal suo atteggiamento ribelle decidono di rivolgersi ad un centro psichiatrico specialistico per farlo curare. Il giovane Lewis accetta la volontà dei genitori e per due settimane viene sottoposto a scariche elettriche intensive che, gli fanno perdere completamente senso dell'orientamento e memoria. Il trattamento dell'elettroshock cambierà profondamente Lewis che non solo non "guarirà", ma anzi esaspererà i suoi comportamenti giocando, spesso, sulla pazzia. Agli inizi degli anni '60 Reed si iscrive alla Syracuse University, e al college che conosce alcune delle persone che avranno un'influenza enorme: il suo professore, nonché poeta alcolista, Delmore Schwartz, e Sterling Morrison. Conoscerà inoltre Shelley, suo primo vero amore. Il loro legame continuerà fino alla metà degli anni '70. Dopo la laurea, Reed si sposta a New York e diventa un compositore pop professionista per la Pickwick Records. Successivamente lascia il lavoro e comincia a mettere in piedi un progetto di una rock band d'avanguardia con il suo nuovo amico John Cale. Il duo recluta altri due componenti: Sterling Morrison e Maureen Tucker. Il nome della band viene preso dal titolo di un libro giallo trovato nella spazzatura: Velvet Underground. I VU diventano un gruppo cult nel panorama artistico-musicale non convenzionale del Greenwich Village tanto che verranno in seguito patrocinati dall'artista pop Andy Warhol che gli farà da manager, promotore, e finanziatore del primo album: "The Velvet Underground and Nico", uscito nel 1967. L'album successivo, "Velvet Underground", trova Doug Youle come sostituto di Cale. Nel frattempo i problemi manageriali, i fiaschi commerciali portano forti tensioni tra i membri del gruppo. Nel 1970 esce "Loaded", nel quale la maggior parte dei brani viene cantata da Youle. Profondamente insoddisfatto, prima ancora che l'album uscisse sul mercato, Reed abbandona definitivamente il gruppo e torna dai suoi genitori a Freeport. Colto da una profonda depressione e dalla disintegrazione di tutti i suoi sogni, lavorerà per qualche mese come dattilografo nella società del padre, ma continuerà a comporre canzoni che vedranno la luce nei suoi album solisti successivi. Un vecchio dirigente della casa discografica dei Velvet lo ricontatta e lo convince a tornare nella musica. Reed, poco convinto, accetta e parte per Londra, dove la sua notorietà è molto più forte che in patria e dove il clima artistico è più stimolante. In questo periodo conosce David Bowie, incontro fondamentale per la sua carriera. Spinti dalla RCA, etichetta discografica di entrambi, i due decidono di collaborare. Bowie prende Lou e lo ricostruisce; nuovo look "glam" e arrangiamenti accattivanti per il nuovo album che vedrà la luce nel 1972: "Transformer". L'album diventa un successo clamoroso, raggiungendo i vertici di tutte le classifiche e sfornando due singoli che diventano classici della musica rock: "Walk on the wild side" e "Perfect day". Lou Reed diventa un idolo e un artista ricercatissimo. Nel 1974 Reed realizza "Sally can't dance", un album iper-prodotto che, entrerà nella top 10 statunitense. Nel 1975 incide "Metal Machine Music", un doppio album senza testi né melodia, un lunghissimo feedback di chitarra, distorto e riverberato diviso in quattro sezioni. Un vero colpo allo stomaco e alle orecchie anche per l'ascoltatore più stoico e curioso. Per ciò che Lou Reed si ripropone, l'album è un autentico successo: riesce ad alienarsi in un colpo solo la simpatia del pubblico e dei critici musicali. Reed inizia gli anni '80 con uno dei suoi album più sottovalutati, "Growing up in public", tutto incentrato sulle sensazioni dell'ormai raggiunta mezza età. L'album risente anche del nuovo amore di Reed: Sylvia, che sposerà poco tempo dopo. Nel 1982 mette a segno un altro colpo artistico e commerciale perfetto: "The Blue Mask", registrato con il chitarrista Robert Quine e il bassista Fernando Saunders. Conosciuto per i suoi colpi di coda, nel 1989 pubblica "New York", album che segna il suo ritorno come artista di primo piano. L'album è acclamato dalla critica e osannato dai fan, e contiene canzoni che diventeranno i "nuovi classici" di Reed: "Dirty Boulevard", "Romeo and Juliette" e "Hold On". Dopo un periodo buio in cui perde due carissimi amici, compone l'album più introspettivo e cupo della sua carriera: "Magic and Loss", del 1992. La collaborazione con John Cale di qualche anno prima sfocia in un altro colpo di scena nella carriera di Lou Reed: la reunion dei Velvet Underground del 1993 e il successivo tour mondiale. Nel 1996 esce di nuovo da solo con l'album "Set the twilight reeling": un lavoro maturo e solido del "nuovo" Lou Reed. Nel 2000 Lou Reed decide di tornare a suoni un po' più duri e pubblica "Ecstasy", un grande ritorno e un buon auspicio per il nuovo millennio. Dopo una breve collaborazione con la compagna Laurie Anderson, esce l'ultimo lavoro di Lou Reed: "The Raven", doppio CD tratto dalle poesie e dai racconti di Edgar Allan Poe, che contiene recitativi e canzoni. Ultimamente ha lavorato per il grande schermo interpretando se stesso nel film di Wim Wenders "The Palermo Shooting" (2008).