Home | Film | Personaggio

Lina Wertmuller

DATA DI NASCITA: 14/08/1926
LUOGO DI NASCITA: Roma, Italia
DATA DI MORTE:
Lina a soli 17 anni decide di seguire la sua passione iscrivendosi al corso di regia all'Accademia Teatrale romana diretta da Pietro Scharoff. Per alcuni anni è animatrice e regista negli spettacoli di burattini di Maria Signorelli e, conseguito il diploma, entra nel mondo del teatro fcendo anche un lungo apprendistato nel mondo dello spettacolo musicale con Garinei e Giovannini. Lina si avvicina ben presto al mondo della radio e della televisione e nel 1959 è l'autrice della prima edizione del programma 'Canzonissima'. Nei primi anni Sessanta, mentre si avvicina al cinema, dirige per il piccolo schermo l'adattamento del romanzo di Vamba 'Il Giornalino di Gianburrasca', che sceneggiato in più puntate segna l'approdo sul piccolo schermo di un nuovo genere, il musical-comedy. Nel 1963 debutta dietro la macchina da presa con "I basilischi", film di cui firma anche soggetto e sceneggiatura e di cui doppia ben otto tra i personaggi secondari. Il suo film d'esordio è un'analisi profonda e disincantata dei giovani delle province meridionali italiane e conquista anche il pubblico estero aggiudicandosi la Vela d'Argento al Festival di Locarno del 1963 e altri riconoscimenti a Londra e a Taormina. Nel 1965 con "Questa volta parliamo di uomini", si cimenta con il film ad episodi e dirige Nino Manfredi. Sempre negli anni Sessanta, seguendo una moda di quegli anni, firma con lo pseudonimo di George H. Brown, due commedie musicali: "Rita la zanzara" (1966) e "Non stuzzicate la zanzara" (1967). In questi film, in cui Lina riesce a convolgere nomi prestigiosi come Giulietta Masina, Turi Ferro e Paolo Panelli, trova spazio un esordiente, Giancarlo Giannini, la cui carriera rimarrà per anni legata alla sua. Nel 1968 la Wertmüller dirige anche un film western, "The Belle Starr Story", con Elsa Martinelli. Dopo un periodo lontano dalla regia cinematografica, torna dietro la macchina da presa nel 1972 con "Mimì metallurgico ferito nell'onore", affresco dell'Italia del sud e dei suoi miti visti con gli occhi di un giovane siciliano emigrato a Torino in cerca di fortuna. E' la volta poi di "Film d'amore e d'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza" (1973), "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" (1974) e "Notte d'estate con profilo greco occhi a mandorla e odore di basilico" (1986), in cui il personaggio principale è interpretato da Michele Placido. Nel 1976 con "Pasqualino Settebellezze" Lina raggiunge il successo internazionale e conquista il mercato americano ottenendo, prima regista donna, quattro nomination agli Oscar come migliore regia, miglior film straniero, migliore sceneggiatura e migliore attore protagonista. Nel 1987 debutta anche nella regia di un'opera lirica al San Carlo di Napoli dove mette in scena la 'Carmen' di Bizet con cui va in tournée anche allo Stat Opera di Monaco. Nel 1990 realizza per Canale 5 la miniserie riscritta insieme a Raffaele La Capria, 'Sabato, domenica e lunedì', interpretato da Luca De Filippo, Luciano De Crescenzo e Sophia Loren, tratta dall'omonima commedia di Eduardo. Nel 1992 è la volta di "Io speriamo che me la cavo", con Paolo Villaggio e nel 1996 di "Ninfa plebea", tratto dal romanzo omonimo di Domenico Rea e di "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica", in cui rivisita il conflitto di classe in chiave contemporanea. Nel 2000 torna ancora alla televisione girando a Procida 'Francesca e Nunziata', con Giancarlo Giannini e Sophia Loren. Nel 2001 le è stato conferito il premio alla carriera al Trani Film Festival. Ultimamente ha realizzato la pellicola "Peperoni ripieni e pesci in faccia" (2004) con Sophia Loren e Murray Abraham.