Id., Usa, 2006
Di David Zucker; con Anna Faris, Craig Bierko, Regina Hall, Bill Pullman, Leslie Nielsen
Mentre la giovane Cindy Campbell (Anna Faris) si ritrova ad accudire un’anziana signora in una casa infestata dal fantasma di un bimbo di origini orientali, il suo vicino di casa Tom Ryan (Craig Bierko) per il week-end deve accudire i suoi due figli, con cui ha un pessimo rapporto. Un’improvvisa invasione aliena di tripodi scatena il panico in America, ma il presidente Harris è impegnato ad ascoltare la favoletta su una paperella…
Giunto ormai al quarto capitolo, il tormentone ideato dai terribili fratelli Wayans e passato con il terzo episodio nelle mani del veterano della parodia David Zucker dimostra di avere ancora molte frecce nel suo arco. Se i primi due episodi - in particolare il secondo – possedevano una carica eversiva ed una dirompente e fragorosa volgarità, già con “Scary Movie 3” (id., 2004) i toni scendevano a livello di satira bonaria invece che provocatoria. Con questo quarto capitolo assistiamo ad una nuova sterzata: il film, oltre che essere naturalmente spassosa parodia dei principali film di horror e fantascienza delle ultime due stagioni, si rivolge anche a pellicole di diverso genere, denotando nella sua caustica derisione un deciso gusto cinefilo. A farne le spese è soprattutto il melodramma strappalacrime, che trova i suoi principali referenti nel Clint Eastwood “Million Dollar Baby” (Id., 2004) o in “I Segreti di Brokeback Mountain” (Brokeback Mountain, 2005) di Ang Lee. L’altra grossa novità di questa quarta puntata è lo sberleffo più diretto verso personaggi reali, resosi ridicoli sotto l’occhio dei riflettori: i più attenti non potranno non riconoscere precise stilettate a “grossi calibri” come Tom Cruise ed il presidente George W. Bush.
Per chi poi come me è appassionato di basket è poi da non perdere il gustosissimo incipit del lungometraggio, in cui l’asso dei Miami Heat Shaquille O’Neal si presta all’ auto-sberleffo (e c’è sempre di mezzo un certo Kobe Bryant…).
Quello che maggiormente sorprende però di “Scary Movie 4” è che una volta tanto la sceneggiatura scritta da Craig Mazin e Jim Abrahams non è semplicemente un’accozzaglia di scene che servono per parodiare altre opere, ma possiede un minimo di coerenza interna e di struttura narrativa, opzioni che di certo non guastano. Passando agli attori, se Anna Faris si conferma svampita al punto giusto nel ruolo di protagonista, la “new entry” Craig Bierko è decisamente azzeccato nella parte di vitellone tutto muscoli e nessun cervello; accanto a loro una serie di caratteristi ormai collaudati nelle produzioni di questo genere che si divertono a prestare il loro volto a simpatici cameo – vedi Charlie Sheen, Bill Pullman ed il veterano Leslie Nielsen.
Anche se il mio preferito rimane comunque il secondo episodio, più sincero nel suo essere volutamente “sporco e cattivo”, quest’ultima fatica di David Zucker è nettamente più divertente della precedente. Da vedere senza troppi problemi, divertendosi a riconoscere i lungometraggi e di personaggi famosi che vengono presi a pesci in faccia…
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Scary Movie 4
Giunto ormai al quarto capitolo, il tormentone ideato dai terribili fratelli Wayans e passato con il terzo episodio nelle mani del veterano della parodia David Zucker dimostra di avere ancora molte frecce nel suo arco
19.05.2009 - Autore: Adriano Ercolani