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Per lavorare bisogna essere famosi
Fabio Troiano è preoccupato per le sorti del cinema italiano, soprattutto a causa dello scarso sostegno pubblico.
04.05.2006 - Autore: Nexta
Candidato al David di Donatello come migliore attore non protagonista in "Dopo Mezzanotte" di Davide Ferrario, sua prima esperienza cinematografica, Fabio Troiano è preoccupato per le sorti del cinema italiano, soprattutto a causa dello scarso sostegno pubblico.
"Il rischio è - dice al Giornale dello Spettacolo - che le realtà più piccole, sia nel cinema che nel teatro, vengano penalizzate al punto da essere quasi destinate a morire. Un certo tipo di cinema minore è quello più minacciato. Invece, avrebbe bisogno di forze per essere aiutato ad essere visto e apprezzato, nonché, soprattutto, per sopravvivere in questo mercato. Non rischiando, si dà a chi ha sempre avuto e che, forse, così bisogno non ne avrebbe. Chi funziona commercialmente va avanti. Gli altri restano al palo".