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Non basta il mercato per lo spettacolo
Serve una politica culturale. Diritto d'autore: tutelarlo senza attestarsi su barricate che saranno travolte - dice Stefano Rodotà.
04.05.2006 - Autore: Nexta
"Sono convinto che una politica culturale serva, perché i poteri pubblici non si possono ritirare dal terreno della cultura. Spero che, indipendentemente dalle parti, tutti siano disposti a riflettere di più su questo punto. Altrimenti, andremo incontro a difficoltà notevoli ". Lo dice, sul Giornale dello Spettacolo, Stefano Rodotà, intellettuale, giurista, Garante della Privacy fino a marzo scorso. "Trovo il teatro molto in affanno - dice ancora Rodotà - Ci sono certo cose che mi attirano molto. Ma c'è anche tanto repertorio. Intendiamoci, un buon teatro di repertorio è importantissimo ma il problema è la carenza di stimoli. Anche con il cinema italiano il mio rapporto è altalenante: trovo cose molto belle e altre che rappresentano un eccesso di ripiegamento su di sé. Non sembra tanto una questione di introspezione quanto di orizzonti limitati. Insomma, rimpiango di avere avuto poco tempo di andare al cinema in questi ultimi anni, ma ho l'impressione di non avere perduto molti film importanti, italiani o stranieri".