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Lo stile di Bridget

"Bridget Jones: The Edge Of Reason" che in America esce nelle sale dal 19 novembre, arriverà in Italia con il titolo "Che pasticcio, Bridget Jones!" il prossimo 14 gennaio. Stile.it ne racconta la genesi e i retroscena.

Bridget Jones 2

12.04.2007 - Autore: Frank Cudicini
Il mestiere di attore è il più antico della storia (o forse no, ma quasi...). Istrionismo e ipocrisia sono le parole che definiscono l’arte del travestimento dall’ottavo secolo a. C. Un mestiere duro – dicono alcuni. Un mestiere da star o da stalle – dicono altri. Quel che è certo è che l’arte del travestimento non si limita affatto al travestimento in senso stretto e i problemi psichici che rischia l’attore nell’ identificarsi con il personaggio erano già molto noti a Platone. Figuriamoci quando l’identificazione significa ingrassare, dimagrire, metter muscoli o perderli.   Eppure è tutto lì. Il De Niro di “Toro scatenato” si ricorda per l’interpretazione memorabile ma anche per lo sforzo di identificazione talmente intenso che lo spinse a prendere una quantità di chili che lasciò attoniti gli spettatori ma soprattutto gli amici. Quello che ha fatto con una professionalità unica Renee Zellweger. In pochissimo tempo, Renee ha ripreso i famosi 12 chili di Bridget. Una dieta ipercalorica (4700 al giorno) l’ha aiutata come racconta il nuovo Stile.it . Una dieta a base di hamburger, patatine fritte, dolci con cioccolato e panna, milk shake, pizza, burro di arachidi e frittelle.     ”Bridget Jones: The Edge Of Reason” che in America esce nelle sale dal 19 novembre, arriverà in Italia con il titolo ”Che pasticcio, Bridget Jones!” il prossimo 14 gennaio. Stile.it ne racconta la genesi e i retroscena. Sono molte infatti le curiosità che Stile.it ha saputo scoprire in anteprima assoluta per i suoi lettori. Tra le chicche migliori il chiacchieratissimo cameo di un grande attore di Hollywood.