Libri incriminanti per Jacko

Ancora novità sul processo più mediatico degli ultimi tempi, quello che vede Michael Jackson implicato in un caso di pedofilia. I giurati del processo ai danni della star hanno potuto osservare questa settimana le copertine di due libri di fotografie trovati nella camera del cantante nel 1993 che mostrano alcuni ragazzi nudi. Inoltre secondo un testimone dell’accusa il re del pop rischierebbe la bancarotta poiché si ostina a mantenere un tenore di vita superiore ai suoi guadagni.

L’accusa ha ritenuto opportuno chiamare alla sbarra il detective Rosibel Smith della polizia di Los Angeles per descrivere il contenuto di questi due libri incriminanti. Smith  aveva infatti trovato i due libri all’interno della camera del re del pop in un contenitore chiuso a chiave. Secondo le parole dello stesso Smith le opere mostrerebbero degli adolescenti mentre giocano, nuotano o saltano. Il procuratore Ron Zonen ha inoltre precisato che uno dei due libri contiene il 90% dei giovani nudi mentre l’altro il 10%.

I due album erano stati trovati dunque qualche anno fa nell’ambito di un inchiesta ai danni della star per un altro caso di abuso sessuale di minore. Ma nel 1994 il cantante aveva messo a tacere l’affare grazie al versamento di diversi milioni di dollari in modo tale che nessuna indagine pendesse su di lui. Nonostante le obbiezioni della difesa il giudice Rodney Melville ha comunque autorizzato l’accusa ad utilizzare i due libri.

Il primo libro intitolato "Boys Will Be Boys" mostrerebbe dei giovani ragazzi dai capelli biondi che saltano nell’acqua in costume da bagno. Sotto una delle foto ci sarebbe una nota scritta dallo stesso cantante in cui si legge “Guardate la felicità e la gioia pura sui visi di questi ragazzi, è lo spirito dell’infanzia, una vita che non ho mai avuto e che sogno sempre. Questa è la vita che voglio per i miei bambini”. L’altra opera "The Boy: A Photographic Essay" reca invece sulla pagina la dedica di un fan datata 1983. Ricordiamo che nel caso in cui Michael Jackson venga giudicato colpevole per tentata violenza su minore, rischia circa vent’anni di reclusione.