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Il regista di Tutto può cambiare contro Keira Knightley: “Non lavorerò mai più con le supermodelle”

John Carney vuota il sacco sull'esperienza non proprio positiva vissuta sul set di Tutto può cambiare. “Meglio i veri attori che le star del cinema”

Tutto può cambiare

30.05.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Keira Knightley è stata nominata a due premi Oscar, per Orgoglio e pregiudizio e The Imitation Game, ed è tra le attrici più ricercate e apprezzate di Hollywood. Ma c'è qualcuno che non la pensa allo stesso modo: John Carney, regista che l'ha diretta in Tutto può cambiare, la rom-com musicale da lei interpretata accanto a Mark Ruffallo e Adam Levine dei Maroon 5.

Intervistato da The Independent in occasione dell'uscita del suo ultimo film, Sing Street, Carney ha candidamente espresso la sua opinione sulla Knightley: “Keira ha un entourage che la segue ovunque, quindi è davvero difficile ottenere dei risultati. Non vedevo l'ora di tornare in Irlanda e fare quel tipo di film in cui non conta chi sia nel cast o robaccia del genere”. E conclude: “Non lavorerò mai più con le supermodelle”, riferendosi alla carriera “alternativa” della Knightley.

Carney ricorda con piacere la collaborazione con Ruffalo (“un attore fantastico”) e Levine (“senza pretese e felice di esporre se stesso alla macchina da presa ed esplorarsi come individuo”). Ma quando si tira in ballo Keira, il regista suona piuttosto disilluso: “Un attore non deve temere di scoprire il suo vero io sul set. Keira, invece, nasconde la sua natura, e non credo lo si possa fare e contemporaneamente essere un attore. Quindi non è che io odi lavorare a Hollywood, piuttosto mi piace lavorare con attori veri, curiosi, invece che con le star del cinema. Non voglio gettare fango su Keira, ma è difficile fare l'attore e richiede un certo livello di onestà e auto-analisi a cui, secondo me, lei non è pronta”.