Ma di tanti maledetti, di
tanti che hanno vissuto per l’eccesso e in onore di quello, c’è ne uno che può
essere effettivamente definito L’Araba Fenice: Robert Downey Junior.
Non ha la popolarità di Colin Farrell o di Brad Pitt ma, senza
dubbio, appena lo si vede sullo schermo lo si riconosce, dal momento che, lo
buca in maniera impressionante.
Nato nel 1966, inizia fin da
bambino a frequentare i set cinematografici; suo padre, Robert Downey
senior, è uno dei registi di punta
dell’underground americano, mentre sua madre, Elsie Ford, fa l’attrice.
Trascorre l’infanzia viaggiando tra New York
e Londra e inizia a prendere parte ad una serie di recite scolastiche. Ad un
passo dal diploma decide di abbandonare tutto per andare a vivere con sua
sorella a New York, lasciando il padre, da solo, a Los Angeles. Sul set di
Firstborn, di Michael Apted, incontra
una vera newyorkese doc, Sarah Jessica Parker, con cui inizia ad uscire: dopo
otto settimane vanno a vivere insieme.
Sir Richard Attemborough lo nota
e gli propone un ruolo difficilissimo, agognato da tantissimi attori, per la
controversa biografia su Charles Chaplin. Chaplin non ottiene critiche entusiastiche ma permette a Robert
una candidatura agli Oscar e ai Golden Globes come miglior attore protagonista.
Successivamente, il maestro Robert Altman gli propone il ruolo del pazzo nel
suo capolavoro America Oggi. È tempo di
cambiamenti per Downey Junior e anche
di tagli. Il primo è con Sara Jessica Parker, dopo sette anni di convivenza, il
secondo è con una vita più equilibrata: inizia a fare uso di sostanze
stupefacenti.
Compare in svariate pellicole,
nulla di importante artisticamente parlando, e da ricordare rimangono solo Restoration di Michael Hoffman e One night
stand di Mike Figgis, in cui interpreta un malato di Aids con la sua
consapevole e smisurata bravura. Ma la droga non perdona nessuno e soprattutto
sembra non avere vie di scampo.
Abituale consumatore di tutto quello che ci
possa essere di lecito e illecito, Robert Downey Junior viene arrestato nel
1996 per guida in stato di ebbrezza e possesso di eroina. Per la perbenista
Hollywood è troppo, da tempo si
vociferavano strane storie sulle passioni di Robert, ma stavolta era esploso un
vero e proprio scandalo. Inizia da qui la scalata agli inferi con svariati
arresti e fughe continue dai centri di disintossicazione, ma, se la sua vita
privata è a pezzi ( divorzia dalla moglie), quella professionale è in rialzo.
Diviene guest star fissa della serie tv di successo Ally MacBeall, e viene
scelto da Neil Jordan per il suo thriller In dreams. Su questo set viene
seguito da una scorta di poliziotti che, a fine giornata, lo riportano in
prigione.
Da qui, la sua seconda vita come
una vera Araba Fenice, in cui non solo il cinema ma anche la musica lo decreta
cavallo di razza, con l’album The Futurist. Non vende moltissimo, ma per gli
estimatori della buona musica rappresenta un must.
Galeotto fu il set di
Gothica, horror dimenticabile con Halle Berry e Penelope Cruz, perché conosce e
si innamora di della produttrice Susan Downey
Jon Favreau
Pochi sono come lui, anzi è
unico, perché come un vero mostro sacro sa rialzarsi da ogni tipo di cenere, sa
ricrearsi e reinventarsi un carriera che la droga aveva posto sul viale del
tramonto, sa essere unico, e questo non è poco. Signori e signore, Robert
Downey Junior è tornato, anzi, è risorto dalle proprie ceneri!
NOTIZIE
Il fascino sottile di un araba fenice
Spesso si usa l'appellativo di Araba Fenice per quelle persone che sono riuscite a risalire dal baratro in cui erano cadute. Fra i tanti casi il più accreditato è Robert Downey Junior
01.06.2007 - Autore: Gabriele Marcello