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Il fascino sottile di un araba fenice

Spesso si usa l'appellativo di Araba Fenice per quelle persone che sono riuscite a risalire dal baratro in cui erano cadute. Fra i tanti casi il più accreditato è Robert Downey Junior

Robert Downey jr.

01.06.2007 - Autore: Gabriele Marcello
Ma di tanti maledetti, di tanti che hanno vissuto per l’eccesso e in onore di quello, c’è ne uno che può essere effettivamente definito L’Araba Fenice: Robert Downey Junior.  

Non  ha la popolarità di Colin Farrell o di Brad Pitt ma, senza dubbio, appena lo si vede sullo schermo lo si riconosce, dal momento che, lo buca in maniera impressionante.

  Nato nel 1966, inizia fin da bambino a frequentare i set cinematografici; suo padre, Robert Downey senior,  è uno dei registi di punta dell’underground americano, mentre sua madre, Elsie Ford, fa l’attrice. 

Trascorre l’infanzia viaggiando tra New York e Londra e inizia a prendere parte ad una serie di recite scolastiche. Ad un passo dal diploma decide di abbandonare tutto per andare a vivere con sua sorella a New York, lasciando il padre, da solo, a Los Angeles. Sul set di Firstborn, di Michael Apted,  incontra una vera newyorkese doc, Sarah Jessica Parker, con cui inizia ad uscire: dopo otto settimane vanno a vivere insieme.

      Sir Richard Attemborough lo nota e gli propone un ruolo difficilissimo, agognato da tantissimi attori, per la controversa biografia su Charles Chaplin. Chaplin non ottiene  critiche entusiastiche ma permette a Robert una candidatura agli Oscar e ai Golden Globes come miglior attore protagonista.

Successivamente, il maestro Robert Altman gli propone il ruolo del pazzo nel suo capolavoro America Oggi.  È tempo di cambiamenti per Downey Junior  e anche di tagli. Il primo è con Sara Jessica Parker, dopo sette anni di convivenza, il secondo è con una vita più equilibrata: inizia a fare uso di sostanze stupefacenti.

    Compare in svariate pellicole, nulla di importante artisticamente parlando, e da ricordare rimangono solo  Restoration di Michael Hoffman e One night stand di Mike Figgis, in cui interpreta un malato di Aids con la sua consapevole e smisurata bravura. Ma la droga non perdona nessuno e soprattutto sembra non avere vie di scampo.

Abituale consumatore di tutto quello che ci possa essere di lecito e illecito, Robert Downey Junior viene arrestato nel 1996 per guida in stato di ebbrezza e possesso di eroina. Per la perbenista Hollywood  è troppo, da tempo si vociferavano strane storie sulle passioni di Robert, ma stavolta era esploso un vero e proprio scandalo. Inizia da qui la scalata agli inferi con svariati arresti e fughe continue dai centri di disintossicazione, ma, se la sua vita privata è a pezzi ( divorzia dalla moglie), quella professionale è in rialzo. Diviene guest star fissa della serie tv di successo Ally MacBeall, e viene scelto da Neil Jordan per il suo thriller In dreams. Su questo set viene seguito da una scorta di poliziotti che, a fine giornata, lo riportano in prigione.

    Da qui, la sua seconda vita come una vera Araba Fenice, in cui non solo il cinema ma anche la musica lo decreta cavallo di razza, con l’album The Futurist. Non vende moltissimo, ma per gli estimatori della buona musica rappresenta un must.

Galeotto fu il set di Gothica, horror dimenticabile con Halle Berry e Penelope Cruz, perché conosce e si innamora di della produttrice Susan Downey

   

Jon Favreau  

Pochi sono come lui, anzi è unico, perché come un vero mostro sacro sa rialzarsi da ogni tipo di cenere, sa ricrearsi e reinventarsi un carriera che la droga aveva posto sul viale del tramonto, sa essere unico, e questo non è poco. Signori e signore, Robert Downey Junior è tornato, anzi, è risorto dalle proprie ceneri!