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Hollywood? Made in Italy

Nella capitale internazionale del cinema, lo stile italiano esplode in tutte le sue forme. Sinonimo ora solo di classe ed eleganza.

BEWITCHED

12.04.2007 -
Fino a qualche tempo fa, quando si parlava di italianità, tra gli americani le prime parole che venivano in mente erano pizza e mandolino, mafia e padrini, sciuscià e spaghetti. Stando ai risultati di una recente indagine, ora la percezione a stelle e strisce del nostro Paese viaggia su binari decisamente più gratificanti. Stile, eleganza e qualità: sono queste le nuove parole d'ordine accostate all'Italia in voga tra registi, attori e personaggi vip. Lungi dall'essere un banale cambio di tendenza, il fenomeno in questione sta assumendo contorni di una vera e propria revisione culturale. Sono i fatti a parlare: Hollywood mangia, beve e soprattutto veste italiano. Niente di più chic, quindi, che sedersi in un ottimo ristorante italiano e gustarne le prelibatezze, sfrecciare su una Ferrari, e naturalmente indossare abiti griffati made in Italy.

Non solo nella vita di tutti i giorni ma anche sul grande schermo un tocco di eleganza tutta italiana non guasta mai.  Fendi, Belstaff, Armani, Roberto Cavalli, Prada, Piazza Sempione, sono sempre di più le griffe del made in Italy che finiscono nei cast & credits delle grandi produzioni cinematografiche di Hollywood, spesso in felici connubi. Alcuni esempi? Nel nuovo thriller di Sidney Pollack L’interprete, Nicole Kidman indossa un soprabito della griffe milanese Piazza Sempione e borsetta Belstaff; Sharon Stone, nel nuovo attesissimo sequel di Basic Instict sfoggerà abiti di Roberto Cavalli e pellicce Fendi disegnate da Karl Lagerfeld. Saranno Fendi anche i capi indossati nel prossimo film di Sofia Coppola, Marie-Antoniette, mentre la bella Natalie Portman ha scelto uno stile più rigoroso e futuristico by Prada per presentarsi sulla croisette di Cannes a presentare l’uscita dell’episodio conclusivo della saga fantascientifica Star Wars.

Attenzione però, gli uomini non sono da meno. Basti pensare a Leonardo Di Caprio nel film di Martin Scorsese, The Aviator, dove il nostro sfoggiava abiti e accessori Armani e giacca da trasvolatore griffata Belstaff. Tom Cruise ha seguito il suo esempio e nel film La guerra dei mondi, kolossal firmato Steven Spielberg, si è fatto realizzare appositamente un giaccone Belstaff.  Nel dettaglio, 73 pellicole hollywoodiane su 100 contengono un pezzo d’Italia. Insomma, i grandi marchi made in Italy con la loro storia di qualità hanno sostituito quelli francesi, diventando immancabili. Lo si può leggere anche su un articolo apparso sulla rivista Premiere ‘I vestiti italiani - si legge - sono in grado di trasformare qualsiasi ragazzone del Kentuky in un autentico James Bond’. Tutto questo è italian style… e scusate se è poco!