Il forum regionale “Il Corecom veneto per una migliore tv dei minori” svoltosi sabato 10 dicembre al Palazzo della Gran Guardia a Verona, ha ottenuto un grande successo. L’incontro, organizzato dal CORECOM Veneto in collaborazione con il Consiglio Regionale del Veneto, con patrocinio di Comune e Provincia del Veneto e con la consulenza scientifica del Gruppo Alcuni (tra gli ultimi cartoons prodotti ricordiamo Cuccioli), è stata una importante occasione per riunire intorno a un tavolo tutte le componenti del sistema audiovisivo regionale e nazionale per discutere su come migliorare ed implementare l’offerta televisiva rivolta ai minori. Alberto Nuvolari, Presidente uscente del CORECOM Veneto, ha coordinato un vivace dibattito che ha visto la presenza, tra gli altri, del Direttore generale della RAI Alfredo Meocci, del Vice Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Carlo Alberto Tesserin, dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Elena Donazzan, del capo di gabinetto per l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Guido Stazi.
Sono state quindi poste all’attenzione del numeroso pubblico formato da giornalisti, operatori della comunicazione, insegnanti e studenti, una serie di riflessioni sulla necessità di controllare maggiormente le fasce protette e superprotette (dalle ore 16 alle 19), riflessioni che vanno in direzione di una maggiore difesa del minore–utente televisivo (per esempio con un più razionale utilizzo dei “bollini” identificativi delle trasmissioni) ma anche, soprattutto, di una sua più attenta formazione.
Questi argomenti sono stati poi più compiutamente ripresi dagli studiosi e dai produttori che hanno animato la seconda parte dell’incontro.
Sergio Manfio, Presidente del Gruppo Alcuni, ha sottolineato la necessità, per i produttori televisivi, di creare un gruppo di lavoro stabile insieme a coloro che si occupano di ricerca sulla TV per l’infanzia.
A tal proposito Laura Messina (docente dell’Università di Padova) ha presentato la “Definizione di Anversa” cioè il frutto di un lavoro triennale di ricerca sulla televisione per l’infanzia che ha visto il coinvolgimento di 15 emittenti televisive e 9 Università del mondo.
Con questo lavoro si è voluto offrire ai produttori una serie di indicazioni a cui attenersi per l’ideazione e la realizzazione di programmi educativamente orientati per i minori. Programmi cioè che possano aiutare il bambino a orientarsi nella complessità del mondo in cui vive; che sviluppino il suo senso critico; che si ispirino a valori universali di giustizia, uguaglianza, solidarietà e cooperazione; che tutelino la memoria del passato; che favoriscano la sua crescita individuale e sociale; che, infine, usino un linguaggio adeguato alle sue capacità.
Domenico Secondulfo (dell’Università di Verona) ha posto l’accento su come si debba togliere – non solo simbolicamente – la televisione dal “centro della casa” per renderla meno invasiva e ridarle quel ruolo marginale che meriterebbe.
Interessanti anche gli interventi dei responsabili dell’emittenza locale. In molte relazioni è stato posto l’accento sulle difficoltà di ritagliare degli spazi dedicati ai minori all’interno dei palinsesti.
In conclusione, si è condiviso l’impegno di attivarsi, con il concorso della Regione Veneto, per fornire a ragazzi e insegnanti nuovi e più appropriati strumenti per un utilizzo consapevole dei messaggi audiovisivi.


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Tv e minori. Il Corecom per i piccoli telespettatori

04.05.2006 - Autore: Nexta