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Studio Universal. Tutti i segreti di Lawrence D'Arabia

Su Studio Universal tutti i segreti di una leggenda: Lawrence D'Arabia

22.03.2007 - Autore: Nexta
“Un eroe non si rivolge mai alla camera guardando qui o lì ma offre a chi si trova di fronte a lui il suo volto intero”.
Peter O’Toole ricorda così il suo primo approccio nell’interpretare Lawrence D’Arabia, in un Focus esclusivo, prodotto da Studio Universal (Sky), in onda venerdì 23 marzo alle 16.15.
Un’occasione per ripercorrere la storia di un kolossal da 7 Premi Oscar, attraverso rare immagini di repertorio, le parole di O’Toole e di un altro grande protagonista del film: Omar Sharif che ha rilasciato per l’occasione un’intervista esclusiva. A seguire il film del regista David Lean.
  IL FOCUS
Il Colonnello T.E. Lawrence è uno dei pochi uomini occidentali che con il suo coraggio ed uno straordinario carisma è riuscito ad infiammare lo spirito del popolo arabo e a lasciare un segno indelebile in Medio Oriente. “…Lawrence aveva uno sguardo mutevole ma penetrante come quello di un pugile. Questo singolo dettaglio fece un’enorme differenza nel modo in cui avrei dovuto interpretarlo.”.
Peter O’Toole, scelto su suggerimento di Katharine Hepburn dopo il rifiuto di Marlon Brando, racconta così il suo personaggio e lo sguardo magnetico che riuscì ad imprimergli. Studio Universal ripercorre la sua storia, magistralmente raccontata da David Lean in un film che ha fatto epoca.
Un film che Steven Spielberg, che ha partecipato al restauro della versione integrale nel 1989, ha definito “un miracolo destinato a durare per sempre”. Le clip della pellicola si alternano a rare immagini degli anni ’20, come il funerale dello stesso Lawrence a cui partecipò Churchill, degli anni ’60, come la prima mondiale del film a cui partecipò anche la regina Elisabetta e del backstage durante la lunga lavorazione del film, durata circa un anno e mezzo. Tra temperature torride e terre aride la troupe ha attraversato ben sette paesi durante le riprese, dalla Giordania, alla Spagna, dal Marocco alla Gran Bretagna: la città di Aqaba è stata ricostruita interamente dallo scenografo John Box in Almerìa, mentre il comando inglese del Cairo è stato ambientato a Siviglia.
Il regista, perfezionista fino all’eccesso, si innamora del deserto e dei suoi protagonisti sapendone tradurre in immagini le meraviglie e Omar Sharif, in un’intervista esclusiva rilasciata al Canale, descrive l’emozione di quel provino sostenuto in mezzo al deserto: “…quando mi hanno detto che David Lean cercava un attore per Lawrence…siccome ero un ammiratore di Lean sono partito immediatamente per il deserto, ho fatto il provino e mi hanno dato la parte”. Quel deserto che del film è parte integrante, elemento di fascino indimenticabile, un gioiello che nessun effetto speciale potrà mai ricreare.  
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