Reality. La Fattoria, IV settimana tra crisi e litigi

La quarta settimana di permanenza nella casbah di Tamdaght è caratterizzata dall’ennesima crisi di Leopoldo Mastelloni che minaccia continuamente di andare via. I compagni hanno smesso di dissuaderlo e la mancanza di attenzioni da parte loro ne acuisce la crisi. Durissimi gli scontri di Jennipher con le altre donne de La Fattoria provocati dagli atteggiamenti un po’ svagati e da alcune risposte date dalla venezuelana in diverse occasioni. Katia Ricciarelli è molto risentita perché a suo parere Jennipher non si impegna mai a fondo. Selvaggia Lucarelli ritiene che essere uscita indenne dalla sfida al televoto ha convinto Jennipher di essere amata dal pubblico: “E’ diventata acritica verso se stessa e ipercritica verso tutti”- dice di lei. Jennipher riesce a litigare anche con Alessia Fabiani per una frase mal interpretata.
  Saggiamente, per evitare ulteriori scontri il Pascià Justine Mattera separa i contendenti ed invia Selvaggia, Clemente e Jennipher a raccogliere il bambù per la copertura del tetto del ricovero delle bestie. Ad Aldo Montano, Katia e Pamela viene assegnato il compito di fare i mattoni per il muro della stalla. Così separati le acque si placano e la fatica ammorbidisce le spigolosità nei rapporti tra i “berberi di Barbara”.
  Pamela Petrarolo, la nominata del gruppo, è preoccupatissima di una sua eventuale uscita da La Fattoria di Ouzaezade. I Cugini di Campagna, nominati dal Pascià, proseguono nella loro “campagna dell’ozio” impegnandosi il minimo indispensabile per meritarsi la doccia serale. Vero è che il resto della “truppa” non pare contare molto sul loro apporto fisico ed i compiti loro assegnati sono sempre poco impegnativi.
La fatica dei compiti assegnati, il lavoro nell’orto, gli animali della fattoria, sono gli elementi che rendono “frizzante” l’atmosfera tra i fattori. Si delineano, in attesa della diretta di mercoledì, posizioni e contrasti impensabili solo qualche tempo fa: per fare un esempio, Katia Ricciarelli è messa in discussione un po’ da tutti, “figli adottivi” compresi, imbarazzati e infastiditi dal piglio autoritario della cantante.