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Prima tv. Gunner Palace, per raccontare l'Iraq

Gunner Palace

04.05.2006 - Autore: Nexta
Lunedi 2 gennaio alle 21, in anteprima per l'Italia, il canale CULT trasmette Gunner Palace, il film-documentario girato nel 2003 a Baghdad da Michael Tucker e Petra Epperlein, che ha raccontato con coraggio e senza filtri la vita dei soldati americani in Iraq. Prodotto dalla Nomados Film nel 2004 è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi nel marzo 2005. Nel filmato, della durata di 1 ora e 30 minuti, la complessa realtà irachena emerge in tutta la sua crudezza, non più deformata attraverso i media ma raccontata direttamente dalle truppe americane. Quattro mesi dopo la dichiarazione con la quale il presidente Bush proclamava chiusa la “major combat”, cioè la maggior parte delle operazioni militari, i soldati americani continuavano infatti a vivere e morire in quella che essi stessi hanno ironicamente soprannominato la “minor combat”.
Questo ritratto provocatorio e di forte impatto emotivo, è stato costruito sul campo: i due registi hanno vissuto per due mesi, da settembre a novembre 2003, al fianco dei Gunners, un battaglione di artiglieria di stanza nell’ex palazzo di Uday Hussein - soprannominato poi Gunner Palace - catturando nelle immagini le vite di questi 400 soldati, spesso giovanissimi. Il lussuoso palazzo, situato al centro di Baghdad ha fatto da sfondo surreale al film che segue le giornate dei militari, mentre nuotano nella piscina o giocano a golf, ma anche nel corso di raid contro sospetti terroristi, o in fuga da bombe, mine e cecchini e nelle operazioni di pattuglia.
  La personalità dei soldati emerge con straordinaria naturalezza nei rari momenti di calma apparente, durante i quali, ciascuno a suo modo, reagisce alla guerra esprimendosi come meglio sa e può: improvvisando un rap, come il Sergente Nick Moncrief, che ha lasciato a casa due figlie e una moglie; suonando la chitarra, come Stuart Wilf, arruolatosi a soli 17 anni; raccontando con serenità e pacatezza la sua vita da medico militare come la soldatessa Billie Grimes. Definito dalla stampa americana un incrocio tra Mash e Apocalypse now, Gunner Palace mostra l’aspetto surreale della guerra raccontando quello che i media, normalmente, nascondono.
Gunner Palace nasce grazie a Tucker e Epperlein, che dopo un periodo passato a New York hanno fondato nel 1995 a Berlino la Nomados Film, una casa di produzione che li ha portati a raccontare storie di vita in Vietnam, nelle Filippine, in Bosnia e Croazia e infine a Baghdad.    
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