Bingo!

 

Brendan Frase, James Caviezel, Jude Law, Justin Timberlake…Nessuno intende diventare il nuovo Superman.  A due anni dalla morte di Chistopher Reeve, molti attori americani si rifiutano d’interpretare il ruolo di Clark Kent. Vuoi per scaramanzia, vuoi per motivi d’immagine. Davanti la cinepresa del regista Bryan Singer c’è stata una vera e propria sfilata di celebrità. Dopo mesi e mesi di affannose ricerche, sulla scrivania di Singer capita la foto del giovane Brandon Routh. Ha 26 anni ed è la copia esatta dell’originale Clark Kent disegnato dalla DC Comicsl.

Figlio di due musicisti (sua sorella Sara Routh è una cantante). Brandon è cresciuto a Norwalk. La passione per la recitazione risale ai tempi del liceo: dopo aver frequentato l'University of Iowa, entra a far parte della compagnia teatrale del Norwalk Theater of Performing Arts.

Alto, moro, sguardo penetrante…I suoi tratti somatici gli consentono di iniziare a Los Angeles una promettente carriera da modello. Dopo tanti servizi fotografici, l’immagine di Brandon Routh si fa strada negli ambienti televisivi dello star system hollywoodiano. Fioccano le serie tv: da “Undressed” (2000) a  “Una mamma per amica” (2001), da “Will & Grace” (2004) alla famosissima soap opera americana “One Life to Live” (che va in onda dal 1968).

Dalla televisione al grande schermo il passo è breve. Dopo un piccolo ruolo in “Karla” di Joel Bender, arriva il colpo grosso firmato Bryan Singer col suo “Supeman Returns”. Il giovane attore venuto dall’Iowa si confronta con interpreti del calibro di Kevin Spacey, Kate Bosworth, James Marsden, Frank Langella ed Eva Saint Marie. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 1 settembre. Brandon Routh non crede alla scaramanzia. Incurante delle chiacchiere, ha scelto “Supeman Returns” come primo gradino della sua carriera da protagonista. Il resto è ancora tutto da raccontare.