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Amir Naderi si racconta
Il regista iraniano racconta la sua arte e il rapporto con il suo paese d'origine
04.05.2006 - Autore: Nexta
In occasione di "Bullshit walks money talks. Attraversando Las Vegas", la mostra fotografica allestita presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il regista iraniano Amir Naderi, autore dei quaranta scatti esposti da oggi al 29 gennaio nella rassegna della Mole Antonelliana, racconta la sua arte e il rapporto con il suo paese d'origine. Un cinema complesso, quello iraniano, a volte neorealista, a volte onirico e surreale, che ha dovuto fare i conti con una drastica battuta d'arresto registrata durante il regime di Khomeini, al seguito della rivoluzione islamica del 1979. 'Durante la rivoluzione non ero in Iran - ha ricordato il regista - quando sono tornato ho trovato il mio paese molto cambiato e tutti non facevano altro che parlare della rivoluzione. Io non sono mai stato un uomo impegnato politicamente e mi è sembrato strano l'accanimento con cui si parlava di politica, sempre, ad ogni costo e in ogni situazione'. 'Tuttavia - continua Naderi - era un periodo di grande fermento culturale, il momento giusto per proporre qualcosa di nuovo e cercare di sperimentare linguaggi diversi, attraverso materiale inedito: decisi di fare una rivoluzione anche nel cinema iraniano'.