Festival di Roma 2013
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Video: Manetti Bros, “Il cinema è fatto per divertire”

Intervista ai fratelli registi, al Festival di Roma con Song 'e Napule

Manetti Bros.

15.11.2013 -
Gli unici due autori che ancora si “ostinano” a raccontare il loro mondo attraverso i generi cinematografici. I loro nomi sono Antonio e Marco Manetti, fratelli che da sempre portano avanti un discorso molto personale e possono essere considerati gli unici “eredi di un gap” che dura sin dagli anni Ottanta e ci ha privati totalmente di un cinema popolare e di sana exploitation.

“[In Italia] la cultura si tocca solo come un elemento sacro – ci ha detto Marco Manetti – Noi pensiamo che l’arte in generale, e il cinema in particolare, siano fatti per evadere e per divertirsi. Non è ipocrita andare a vedere un film divertente in un momento di crisi, è una risposta a una necessità. Pensare che un film che non dice una cosa sul sociale importante sia un film minore, è sminuire l’idea stessa di film”.

Abbiamo incontrato i Manetti Bros. al Festival di Roma, dove hanno presentato il loro ultimo film, Song ‘e Napule, commedia poliziesca ambientata nel mondo della camorra e dei cantanti neomelodici.

Highlight dell’intervista:

00:00 – Perché ci vergogniamo del cinema di genere italiano?
01:42 – Il cinema di exploitation come antidoto alla crisi.
02:30 – I legami tra Song e’ Napule e il poliziottesco commedia anni Settanta.
04:47 – Il loro amore per i cantanti neomelodici.



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