Victor Fleming

Victor intraprende la carriera di regista lavora all'inizio come assistente di Allan Dwan, D.W. Griffith e Douglas Fairbanks. Debutta nella co-regia di "When the Clouds Roll by" (1920) di Fairbanks, e il suo primo film come regista è "The Mollycoddle" nel 1921. Si occupa di importanti progetti cinematografici, come "Red Hot Romance" (1922), scritto da Anita Loos, e lavora su una versione di "Lord Jim" (1925). S fa notare per "Mantrap" (1926) e "Hula" (1927), nei quali si distinguono rispettivamente le performance di Clara Bow e Emil Jannnings. Seguono poi "The Way of All Flesh" (1927) e i western "The Rough Riders" (1927) e "The Virginian" (1929), film che assicura fama a Gary Cooper. Spazia tra diversi generi, dalla commedia alle opere biografiche, con i film "La suora bianca" (1933), "L'isola del tesoro" (1934), "Capitani coraggiosi" (1937) e "Arditi dell'aria" (1938). Nel 1939 raggiunge il successo con due tra i maggiori successi di tutti i tempi: "Il mago di Oz" e "Via col vento", per il quale vince l'Oscar per la regia. La parte finale di quest'ultimo viene girato da Sam Wood che sostituisce Fleming colpito da esaurimento nervoso. Lo stesso Fleming aveva rimpiazzato George Cukor che aveva diretto il film solo per pochi giorni. "Via col Vento" vince l'Oscar anche come miglior film, fotografia a colori, montaggio, sceneggiatura, scenografia ed effetti speciali 'ante litteram'. Considerato uno dei più grandi registi di tutti i tempi, gli vengono assegnate opere che verranno ricordate a lungo, tra cui "Dr. Jekyll and Mr. Hyde" (1941), e "Giovanna D'Arco" (1948).