Two sisters

Dopo un periodo trascorso lontano da casa a seguito della morte della madre, Su-Mi e Su-Yeon tornano dal padre e da Eun-Joo, una donna che con poca fortuna cerca di sostituirsi alla loro mamma. Il rapporto freddo e conflittuale con la matrigna non è l'unico ostacolo che le due sorelle devono affrontare: un misterioso passato fatto di incubi, presenze e segreti verrà portato alla luce e sconvolgerà l'intera famiglia...

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Janghwa, Hongryeon
GENERE
NAZIONE
South Korea
REGIA
CAST
DURATA
112 min.
USCITA CINEMA
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2003
Pare che i ritmi e i visi orientali non possano fare presa sul pubblico americano e così ogni buon (ma anche solo passabile) horror realizzato negli ultimi anni tra Hong Kong, Corea e Giappone viene reinterpretato in chiave ketchup e patatine da Hollywood. “The Uninvited”, remake del film del 2003 “Two Sisters”, fa parte di questo vero e proprio sottofilone del genere: il remake horror statunitense di un film orientale. E' un peccato che un regista come David Lynch non sia preso come punto di riferimento anche quando parla, anziché girare film. Così affermò una volta l'autore di “Velluto Blu”: “L'idea è tutto. Non tradirla e ti dirà tutto ciò che c'è da sapere, sul serio. Basta che continui a impegnarti perché il risultato abbia lo stesso aspetto, la stessa atmosfera, gli stessi suoni e sia preciso identico all'idea. È strano, quando ti allontani dal percorso, in qualche modo lo sai. Capisci che stai facendo qualcosa di sbagliato, perché lo senti”.



Forse è un problema di sensibilità, chi può dirlo. Probabilmente i fratelli Charles e Thomas Guard (registi di “The Uninvited”) questa sensazione di stare commettendo un errore non l'hanno percepita perché è loro arrivata divisa per due, troppo leggera. Fatto sta che per una bella storia come quella di “Two Sisters”, girata all'epoca in Corea con una pulizia formale e concettuale davvero interessante (la geometria delle immagini si scontrava con la spirale della sceneggiatura, creando un crescendo di tensione) , diventa qui una serie di cliché narrativi e visuali di scarso appeal.



Andiamo alla trama. Un'adolescente ritorna a casa dopo essere stata internata in un ospedale psichiatrico, ricoverata dopo la tragica e misteriosa morte della madre. Nel frattempo le cose in famiglia sono cambiate: il papà sta frequentando un'altra donna (la matrigna più cattiva che si può) che la sorella più grande giustamente non sopporta. I dubbi che dietro l'omicidio della mamma ci sia la nuova fiamma del padre diventa sempre più insistente fino all'arrivo del tragico e “sorprendente” finale.



E' senza dubbio l'epilogo il piatto forte della pellicola, una conclusione che chi ha già visto l'originale non potrà godersi. A livello di regia, i fratelli Guard si limitano a giocare con le solite apparizioni-sparizioni improvvise, con le visioni che al momento del dunque si rivelano semplici sogni (non ci possono essere scontri prima del finale, meglio svegliare la protagonista) e su quel senso di isolamento che rende ogni abitazione una “casa sulla collina”. Non è comunque tutto male, “The Uninvited” mantiene una sua fluidità nel racconto e, se si è vergini alla storia, risulta comunque interessante. Tiene poi il cast: la sempre più affermata Elizabeth Banks e la giovane Emily Browning (un viso che davvero “buca”) creano un'alchimia ben funzionale alla ricerca di quella suspense che purtroppo manca in tante altre componenti dell'opera.

La pellicola sarà distribuita sui nostri schermi dalla Universal Pictures a partire dal 29 maggio.

Per saperne di più:
Il trailer di The Uninvited