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Amore e tante botte

Guida alle uscite della settimana: il ritorno di Mel Gibson, "Il profeta" e baci a tutte le età.

Nicolas Vaporidis - Tutto l'amore del mondo

19.03.2010 - Autore: Andrea D'Addio
E’ senza dubbio “Fuori Controllo” con Mel Gibson il titolo più interessante in uscita questo venerdì, almeno se si pensa a quanto tempo sia passato dal suo ultimo ruolo da protagonista, ovvero da “Signs” del 2004. Le altre pellicole di questa settimana sono comunque tutte, a loro modo, da tenere d’occhio.
"Il profeta", "E’ complicato", “Io sono l’amore” e “Tutto l’amore del mondo” hanno ognuna almeno un aspetto, o più, che ne rende interessante la visione.

Fuori Controllo - Mel Gibson

Come detto, si inizia da “Fuori Controllo”. Come già suggerisce il titolo, non si tratta di film per ragazzine: quando Mel Gibson alza le mani, lo fa a dovere e lascia poco spazio all’immaginazione anche quando non è lui a dirigere e al centro della storia non ci sono storiche passioni o avventure nel nuovo mondo. Qui è un poliziotto a cui hanno ucciso la figlia, ora immaginate come potrà essere la sua vendetta… Dietro la macchina da presa c’è lil papà del primo episodio del rinato 007 (quello con Daniel Craig per intenderci), Martin Campbell. Stiamo parlando di uno dei migliori registi di cinema d’azione, e il suo marchio anche stavolta si fa sentire. Nonostante una sceneggiatura non originalissima, ne esce, secondo il nostro Adriano Ercolani: “un film dalla tensione drammatica abbastanza pronunciata, che evita lungaggini inutili e scene eccessivamente spettacolari per concentrarsi principalmente sullo sviluppo narrativo e sullo spessore del protagonista”. Insomma, Mel sarà pure invecchiato e diventato antipatico per le bravate commesse fuori dall’obiettivo in questi anni, ma continua ad essere garanzia, quando vuole, di buon cinema d’intrattenimento.

Per saperne di più :
La recensione del film
La nuova vendetta di Mel Gibson: parla l'attore
Il trailer

Il Profeta

Continuiamo con un altro film a tinte cupe. Parliamo di “Il profeta” da molti ritenuto uno dei migliori film dell’anno, non a caso candidato all’Oscar tra le pellicole straniere e Gran premio della giuria a Cannes. La firma è quella di Jacques Audiard, già apprezzato per “Tutti i battiti del mio cuore”  e “Sulle mie labbra”. Il regista transalpino si conferma un grande autore in tutti i sensi visto che scrive e dirige. Qui porta sullo schermo la storia di un giovane delinquente che in carcere ha modo di apprendere la vita, quella dura, mentre cova una vendetta che sarà spietata. Così la recensione di Film.it: “una pellicola dall’estetica rigorosissima, di una precisione mirabile, che riesce ad affascinare lo spettatore fino a immergerlo in un microcosmo violento ed iperrealista come quello del carcere.”

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La nostra recensione
Il trailer del film

E' Complicato

Continuiamo con l’amore tra cinquantenni di “E’ complicato”. Meryl Streep, Steve Martin e Alec Baldwin, diretti dalla sempreverde Nancy Meyers (“L’amore non va in vacanza”) danno vita ad un insolito triangolo dove il marito è diventato amante, mentre nella testa di lei si cerca chiarezza. Secondo Pierpaolo Festa: “riesce a filtrare alcune tematiche complesse quanto interessanti come una boccata d’aria fresca per lo spettatore. La Meyers si interroga sul desiderio, sullo spegnimento delle passioni e sul consecutivo risveglio e, naturalmente, sul trovare sempre nuove occasioni perché - come questi film tendono a sottolineare - non è mai troppo tardi”.

Per saperne di più :
La nostra recensione
Maryl Streep mai stata cosi complicata!
Il trailer del film

Tutto l'amore del mondo

Altro ritorno della settimana è quello di Nicolas Vaporidis che con “Tutto l’amore del mondo”, cerca di dare una svolta ad una carriera che con il dimenticabilissimo “Questa notte è ancora nostra“ e l’osceno “Iago” ha preso una brutta piega: quella dei flop al botteghino. Per portare sul grande schermo l’adattamento di un testo teatrale di Massimiliano Bruno, Vaporidis si è calato anche nei panni del produttore. Il suo personaggio è quello di un ragazzo impegnato in un viaggio per varie capitali d’Europa per scrivere una guida turistica per persone romantiche. Con i suoi compagni di viaggio, si ritrova a vivere varie avventure che lo faranno crescere, nonché trovare l’amore. Tutto come vi aspettate, compreso l’immancabile, per i film italiani, “amore” nel titolo.

Per saperne di più:
La scommessa di Vaporidis - Intervista all'attore
Intervista: Un regista per Vaporidis
Il trailer

Io sono l'amore

Come appena detto, anche il film di Luca Guadagnino, contiene l’immancabile “amore” nel titolo. Parliamo di “Io sono l’amore”, film passato sia al festival di Venezia che a quello di Berlino, senza entusiasmare nessuno. Certo, c’è Tilda Swinton e avere un premio Oscar in un film italiano è sempre un onore, ma il ritratto di una borghesia lombarda tutta presa dalle logiche del potere mentre la vita aspetta di essere creativa come può esserlo una cucina, non riesce benissimo al regista di “Melissa P.”. L’ambizione era alta, e per questo apprezzabile, ma, purtroppo, non basta.

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Il trailer
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