
Dieci serie TV che hanno rovinato le carriere dei protagonisti

Le serie TV che hanno rovinato la carriera dei loro protagonisti
A volte, raggiungere un successo planetario con un ruolo televisivo ben riuscito non è sinonimo di una lunga carriera per un attore. A volte, si rimane talmente incastrati in quel ruolo - e percepiti dal pubblico solo in quella parte - da non avere chance di bissare quello stesso successo. E' capitato a molti fortunati protagonisti di serie leggendarie, che dopo la loro conclusione hanno faticato ad aprire una nuova fase della loro carriera. Scopriamo dieci casi tra i più famosi...
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Friends - David Schwimmer
David Schwimmer sarà per sempre Ross di Friends. La sua carriera non si è mai realmente arrestata, e di recente è apparso in American Crime Story nel ruolo dell'avvocato e amico di O.J. Simpson (e padre delle Kardashian) Robert Kardashian. Eppure non lo ricordiamo più per nessun altro ruolo di spicco, e infatti Schwimmer si è dedicato a una carriera da caratterista e poco più. L'improvvisa fama dovuta a Friends gli ha anche sconvolto la vita e, per qualche anno, l'attore ha fatto molta fatica ad adattarsi.

Frasier - Kelsey Grammer
E' stata forse la condotta personale non proprio esemplare di Kelsey Grammer (tra divorzi telefonici e abusi di sostanze) a danneggiare parzialmente la sua carriera. Qualunque sia la vera ragione, resta il fatto che, dopo la conclusione dello spin-off di Cin Cin Frasier (nel 2004), la carriera di Grammer non si è mantenuta sullo stesso livello. Nel 2012 ha vinto il suo terzo Golden Globe (dopo due con Frasier) grazie alla serie Boss, che però si è conclusa dopo due stagioni.

Buffy - Sarah Michelle Gellar
Che fine ha fatto Sarah Michelle Gellar? La sua carriera televisiva continua ancora adesso, ma dopo Buffy - L'ammazzavampiri non è mai più tornata allo stesso livello. E pensare che durante la messa in onda della fortunata serie di Joss Whedon, l'attrice era una delle rising star anni '90 più seguite.

Pappa e ciccia - Roseanne Barr
Una serie di particine e lavori da doppiatrice hanno costellato la carriera di Roseanne Barr dopo la fine di Pappa e ciccia. Ora che ABC ne sta preparando il revival, l'attrice ha una chance di correggere il tiro del drammatico finale e magari ritrovare un po' di fortuna in carriera.
Mad Men - Jon Hamm
Con il ruolo di Don Draper, Jon Hamm ha dimostrato al mondo di saperci fare in quanto coolness. Tutti i ruoli che ha scelto in seguito hanno tentato in qualche modo di giocare con la sua immagine o evidenziarne lati nascosti, ma senza trovare più il successo di Mad Men. Morale della favola: da Hamm ci si aspettava una carriera da protagonista e finora si è invece trasformato in spalla di lusso. Ma per lui c'è ancora tempo.

Star Trek: The Next Generation - Tutto il cast tranne Patrick Stewart
Wil Wheaton è stato costretto a interpretare la parodia di se stesso in The Big Bang Theory per ricavare qualcosa dai suoi anni a bordo dell'Enterprise. Jonathan Frakes, LeVar Burton e Brent Spiner, amatissimi co-protagonisti della serie, non hanno combinato molto dopo la fine di Star Trek: The Next Generation. L'unica eccezione è Patrick Stewart, che è poi diventato il professor Xavier della saga degli X-Men e ha proseguito un'ottima carriera al cinema. Ma per gli altri è stata una valle di lacrime.

Seinfeld - Jason Alexander
Dopo aver interpretato con successo George Costanza in Seinfeld, Jason Alexander è praticamente sparito dai radar. Un vero peccato, perché è un comico di talento e ora naviga in un mare di particine.

Sex and the City - Sarah Jessica Parker
Il ruolo di Carrie Bradshaw avrà pure scolpito Sarah Jessica Parker nella memoria collettiva, ma dopo Sex and the City l'attrice ha faticato a ritrovare quel successo. Ora la HBO l'ha voluta in una nuova serie, Divorce. Le auguriamo che vada bene e che finalmente ritrovi uno scopo nella vita che vada oltre lo sperare in un nuovo film di Sex and the City.

Six Feet Under - Lauren Ambrose
Un ruolo in Torchwood e uno nel revival di X-Files sono stati i punti più alti della carriera di Lauren Ambrose dopo la conclusione di Six Feet Under (più di dieci anni fa). Un ruolo, quello di Claire Fisher, in cui aveva brillato, e sarebbe bello poterla rivedere in quella forma smagliante.

Colombo - Peter Falk
Peter Falk, apprezzatissimo attore di cinema e TV, era stato nominato all'Oscar due volte (per Sindacato assassini e Angeli con la pistola) nei primi anni '60. Poi arrivò Colombo, la fama, un mucchio di soldi e sicuramente un'ottima pensione. Nel ruolo del detective (apparentemente) sbadato, Falk lasciò il segno e divenne una leggenda. Ma la sua carriera cinematografica ne subì le conseguenze.