Festiva di Cannes 2017
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Da Cannes a Twin Peaks, la videointervista a Monica Bellucci

L'attrice è la madrina della settantesima edizione del Festival. A breve la vedremo nella serie di David Lynch

18.05.2017 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato a Cannes (Nexta)
Sono passate ventiquattro ore dall'inizio del Festival di Cannes, il settantesimo, e abbiamo incontrato Monica Bellucci, madrina dell'evento. L'attrice racconta del suo rapporto con il festival sulla Croisette (si tratta dell'ottava volta per lei a Cannes) e del suo ingresso nel mondo di Twin Peaks dove la vedremo in un piccolo ruolo.

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"David Lynch mi ha chiamata e mi ha detto: 'ti vorrei proporre una cosa' - racconta l'attrice - Sono quei registi a cui non puoi dire no (...) Quando ci sono dei momenti magici bisogna saperli cogliere e con Lynch quello che è bello è che certe volte capisci solo l'emozione del momento, senza che ci sia un filo logico. Come la vita, che è illogica. Sono solo attimi momenti che a volte non sono legati. Il modo in cui Lynch racconta una storia è come la vita, ecco perché spesso è imprevedibile". 

Guarda l'intervista all'attrice nel video che segue



"Questo Festival è dedicato alle donne - continua la Bellucci - Perché ci sono dodici film diretti da donne e perché il presidente di giuria è Pedro Almodovar. Insomma la cosa mostra che le donne non sono solo capaci di fare figli. Sono molto felice che mi hanno lasciata veramente libera di scrivere il discorso di apertura. Quando lasci una donna libera di scrivere il discorso... allora è chiaro che questo festival è dedicato alle donne". 

Riflettendo sulla sua ottava volta a Cannes, la Bellucci racconta: "Tutto è cominciato quando ho girato il francese L'appartamento. Quel film ha vinto il BAFTA e a quel punto il regista Stephen Hopkins mi ha proposto di recitare in Under Suspicion. Era la mia prima Montee des marches, nel 2000, ed ero molto emozionata ma mi sentivo protetta da Morgan Freeman e Gene Hackman che erano con me. Nel 2002 è arrivato Irreversible... e lì lo scandalo. Tutti mi chiamavano: 'Ma che film hai fatto!' (...) Oggi è diventato un cult. Nel 2003 ero qua come madrina ancora una volta. Nel 2006 in giuria. Nel 2008 con Marco Tullio Giordana per Sanguepazzo, un film che ricordo con molto amore. Nel 2009 ero con Sophie Marceau sul tappeto rosso. E poi nel 2014 ero qui con Le meraviglie di Alice Rohrwacher. Ero molto felice di accompagnare la regista in questa grande avventura. Quest'anno è la mia ottava volta a Cannes. Un bel percorso". 


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