Doppio gioco

Doppio gioco

Una giovane donna un tempo terrorista dell'IRA diventa collaboratrice del MI5. I suoi fratelli continuano a militare nell'IRA e suo marito È stato ucciso dagli inglesi, ma quando lei viene arrestata dopo aver fallito un attentato dinamitardo a Londra, sarÀ costretta a rivelare tutto ciÒ che sa per potersi riunire ai propri figli.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Shadow Dancer
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Moviemax
DURATA
101 min.
USCITA CINEMA
27/06/2013
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

GiÀ presentato alla Berlinale lo scorso febbraio, il nuovo film di James Marsh – regista dei bellissimi documentari Man on Wire e Project Nim – È stato proiettato nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival.



Shadow Dancer racconta la
storia di una donna che collabora con l'IRA nell'organizzazione di
attentati nell'Inghilterra dei primi anni Novanta. Un personaggio molto
interessante: madre single obbligata dalla sua famiglia a prendere parte
al conflitto nordirlandese. Una donna che si muove tra Belfast e Londra
e la cui umanitÀ la blocca nel bel mezzo dei suoi incarichi: per
questo, tutte le volte che deve piazzare una bomba nei luoghi pubblici,
si assicura che i civili non rimangano uccisi e che l'ordigno esploda
comunque per portare a termine la missione. Le cose cambiano quando
viene inchiodata dall'Agente MI5 interpretato Clive Owen, pronto a manipolarla e offrirle libertÀ purchÉ lei tradisca i suoi fratelli militanti nell'esercito repubblicano irlandese.



Una pellicola che cattura lo spettatore per il modo in cui la macchina
da presa entra dentro le case di Belfast, cosa che era giÀ successa nel
bellissimo In the Name of the Father. Marsh
racconta la dimensione familiare e il privato di questi personaggi: si
assiste ai funerali irlandesi, ai cortei con la polizia pronta a sparare
e, grazie a una fotografia abbastanza sporca, sembra davvero di tornare
indietro a quei tempi
. Clive Owen presta la sua mascella gigantesca al servizio del solito ruolo da duro con un cuore, Andrea Riseborough (giÀ musa di Madonna in W.E.)
È invece la protagonista che vive il dilemma del tradimento della sua
famiglia al prezzo di poter continuare a tenersi stretto il suo bambino.
La tensione non manca, ad eccezione di un paio di sequenze poco
credibili nel finale che rischiano di far deragliare il film sia
emotivamente che narrativamente. Bella l'apparizione a sorpresa di Gillian Anderson, in versione biondo platino, nei panni del capo dell'MI5 (qui l'intervista esclusiva all'attrice).



di Pierpaolo Festa