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Un nuovo inizio per The Walking Dead – La recensione in anteprima dell'episodio 9x01

Una puntata programmatica che svela il nuovo corso della serie voluto dalla showrunner Angela Kang

The Walking Dead

08.10.2018 - Autore: Marco Triolo
The Walking Dead riparte con un episodio che potremmo definire “programmatico”, una vetrina intesa per mostrare il deciso cambio di corso (almeno sulla carta) della serie AMC. C'è una nuova showrunner ad Alexandria, Angela Kang, e gli eventi prendono una direzione diversa rispetto alle ultime due stagioni, ora che la guerra contro Negan è archiviata. I lettori dei fumetti di Robert Kirkman e Charlie Adlard sanno già di cosa stiamo parlando; per tutti gli altri: questo è un nuovo inizio per Rick Grimes e il suoi, e la parola d'ordine è “ricostruzione”.



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L'episodio, intitolato appunto “A New Beginning”, parte un anno e mezzo dopo gli eventi del finale dell'ottava stagione. Le comunità di Alexandria, Hilltop, il Regno e il Santuario (ex quartier generale di Negan), stanno lavorando insieme per creare una parvenza di società civile. Questo implica trovare sementi da piantare per avviare un'agricoltura che possa sostenere i bisogni di tutti e imbastire uno scambio di cibo e servizi tra una comunità e l'altra. Non tutti, ovviamente, sono soddisfatti di questo accordo: come avevamo già intravisto al termine della scorsa stagione, Maggie non sopporta il modo in cui Rick ha gestito la questione Negan. Lei avrebbe voluto vederlo morto per vendicare l'uccisione dell'amato Glenn. Maggie risente anche del fatto che Rick non le abbia ceduto la guida delle comunità come promesso un tempo. E rifiuta di recarsi ad Alexandria per motivi non specificati (che hanno a che fare con la presenza di Negan, ovviamente. Che sia libero e non in prigione come sospettato?). Nel frattempo, al Santuario, c'è chi scrive sui muri “Noi siamo Negan” ed è nostalgico di “quando c'era lui”.
 
In generale, però, c'è dell'ottimismo e la vita va avanti nel mezzo di difficoltà che, per una volta, non sono viste come ostacoli ma traguardi da superare. L'episodio parte subito mostrandoci come i nostri abbiano un maggiore controllo del territorio e come stiano sistematicamente eliminando ogni morto vivente che incontrano per ripulire le strade. Il grosso della puntata si svolge però a Washington, dove il gruppo si reca per fare provviste e dove, come promesso, gli zombie tornano a essere una minaccia come un tempo. Ora che non ci sono guerre tra umani, sono i morti viventi il problema da risolvere.



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Un episodio programmatico, si diceva, perché già si sapeva che i morti sarebbero tornati al centro delle preoccupazioni di Rick e soci, e qui viene mostrato subito. E perché si sapeva anche che ci sarebbe stato un cambio di registro, una sterzata western, e tutto questo viene evidenziato. Un altro elemento interessante è la nuova centralità di Daryl Dixon, personaggio messo abbastanza da parte nelle ultime stagioni e trasformato in poco più che un franco tiratore di pochissime parole. Daryl torna a parlare, è stato messo a capo del Santuario e, nel corso dell'episodio, lo vediamo rifiutare questo ruolo per tornare sulla strada. Si avvia per lui il tipico percorso di crescita dell'eroe e accettazione del proprio ruolo, perché, come sappiamo benissimo, sarà lui il nuovo protagonista dopo l'addio di Andrew Lincoln.
 
E ora qualche lieve SPOILER...
 
Più inaspettate altre scelte: Carl non viene nominato per nulla, quasi come se non fosse mai esistito, ma in fondo è presente nello spirito in quanto ispiratore del nuovo corso degli eventi. Negan viene menzionato di sfuggita, ma non lo vediamo, e anche questo è inaspettato. Non compaiono neppure i Sussurratori, nuovi villain promessi. Sembra proprio che Angela Kang sia decisa a prendersi tutto il tempo per introdurre queste novità con calma, e il fatto che la puntata sia incentrata su una missione pratica dà un'idea della direzione che questa stagione intende prendere.



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A colpire più di tutto, comunque, è la trasformazione di Maggie. A inizio episodio sembra aver abbandonato i propositi enunciati pochi mesi fa, quando aveva evocato un golpe contro la “dirigenza” Rick/Michonne. Pian piano, tuttavia, emergono la sua frustrazione e una rabbia malcelata, per poi esplodere in un finale drammatico e inaspettato (un po' meno per i lettori del fumetto), che serve a ricordarci come la nuova leader di Hilltop abbia intrapreso un percorso in netto contrasto con quello di Rick: da una parte c'è la volontà di perdonare e andare avanti, dall'altra un attaccamento a rancori passati che non può portare a nulla di buono.
 
Il fatto che Rick Grimes morirà in questa stagione e che Maggie Greene, dalla decima, non sarà più un personaggio regolare, getta un'ombra angosciante sul rapporto tra i due. Viene da pensare che Maggie avrà un'influenza involontaria sulla brutta fine di Rick e che questo potrebbe spezzarla del tutto. Ma è troppo presto per fare previsioni: attendiamo il dipanarsi di una stagione che, con questo episodio, è effettivamente partita molto bene.
 
L'appuntamento con il primo episodio della nona stagione di The Walking Dead è fissato per questa sera (lunedì 8 ottobre) alle 21:15 su Fox (Sky).