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La torre nera, la nostra recensione dell'adattamento di Stephen King

Croce e delizia dei fan letterari, la virata verso lo Young Adult raggiunge il suo obiettivo. Basterà?

04.08.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Come gestire otto e più romanzi in un unico adattamento cinematografico, per quanto aperto a possibili sequel? Impresa non facile, come sanno i fan di Il trono di spade o Harry Potter, che pure han potuto contare su una serialità non indifferente. Quella che si augura di poter raggiungere (se il pubblico risponderà positivamente) anche la Warner Bros. con la saga definita come l'Opus Magnum di Stephen King che finalmente arriva in sala con il suo primo - e per ora unico - capitolo, La torre nera, diretto da Nikolaj Arcel (Royal Affair).



Un primo capitolo che da subito si mostra in linea con le produzioni più criticate dell'autore di Portland, tanto per la sua vena commerciale (e furba) quanto per le ampie (molto ampie!) libertà prese dagli sceneggiatori: lo stesso regista, l'Anders Thomas Jensen di molti dei film di Susanne Bier e il 'Re Mida' Akiva Goldsman non nuovo a trasformazioni ardite e a trasportare nella sua New York - anche per ragioni produttive - vicende fantasy e soprannaturali (vedere Storia d'inverno del 2014).

[La Torre Nera: 20 cose da sapere sul fantasy western di Stephen King]

In questo caso, la scelta - evidente - e di puntare in maniera decisa sull'anima Young Adult della storia, o meglio sulle sue potenzialità in questo senso. E, al netto di un eccessivo insistere su suggestioni tolkeniane o sulla fisicità dei due antagonisti (Idris Elba e Matthew McConaughey, ridotti a soggetti da character poster), la strategia rischia di rivelarsi quella giusta.



Protagonista assoluto il Jake Chambers di Tom Taylor (Taboo, Broken Hearts), eletto a deus ex machina e trasformato in potente sensitivo dotato di facoltà straordinarie. Una forzatura che ha già fatto storcere il naso soprattutto dai fan letterari, ma che ci restituisce un adventure western futuristico e vintage, dall'estetica videoludica e con qualche inside joke tutto statunitense, ma soprattutto autoconclusivo… e con l'immancabile epilogo 'aperto' alla possibilità di un sognato - forse anche da tanti delusi della prima ora - secondo capitolo, magari più fedele allo spirito e al mondo creato da King, o di possibili Crossover con la prevista serie tv.


La torre nera, in sala dal 10 agosto, è distribuito da Warner Bros.