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Il libro della giungla – La nostra recensione

La tecnica CGI e i temi aggiornati al passo della modernità fanno del film una riuscita variazione del classico di animazione

Il libro della giungla

Il libro della giungla

14.04.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
É impossibile parlare del film Il libro della giungla senza partire dalla qualità della computer grafica applicata qui a una rivisitazione live action del classico Disney. É proprio lei, con la sua capacità di dare tono realistico ai tanti personaggi animaleschi, Bagheera, Shere Kan, Baloo, che ci fa respirare realmente gli odori della natura e correre con i suoi animali.

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É sempre lei con il suo respiro che ci guida nell’avventura di un ragazzo cresciuto nella giungla che dopo un viaggio fisico in luoghi che non conosce imparerà a contare sulle proprie diversità. Prima protagonista è quindi la capacità assoluta del regista Jon Favreau di rendere questi personaggi vivi oltre la bidimensionalità. Seconda protagonista – sempre in senso positivo – è una storia che si distacca il giusto da quella originale – assenti numeri musicali e il personaggio di Re Luigi – per promuovere un’idea di convivenza tra ‘diversi’ piuttosto moderna.

Alla fine del suo viaggio – che si dimostra reale e autentico perché sorretto anche da una riuscita caratterizzazione per ogni animale della foresta– Mowgli (Neel Sethi) l'ometto cresciuto tra i lupi, unico attore in carne e ossa del film, arriverà a una conclusione ben diversa rispetto a quella raggiunta dalla pellicola del 1967 firmata da Wolfgang Reitherman.



E sarà un messaggio di integrazione molto aggiornato alla quotidianità. Ma davvero, scusate se ci torniamo, l’assoluta novità di Il libro della giungla è proprio la cura visiva dei personaggi antropomorfi.

Tigri, lupi orsi, cuccioli tra i più variegati, bufali e fauna lussureggiante, ci guardano sia dalle profondità di un’umanizzazione molto forte – hanno tutti occhi e sguardi carichi di sentimenti – sia dal realismo delle fisionomie e dei movimenti – che hanno una precisa aderenza con ciò che ci aspettiamo che questi animali selvaggi compiano effettivamente nella loro vita quotidiana.

Così Il libro della giungla risulta essere un’opera originale e sospesa tra ritmo favolistico e avventuroso, dove è impossibile non notare la forte dimensione ambientalistica di un racconto che nel dare centralità alla dimensione vegetale e animale ce ne comunica allo stesso tempo la vitale e vivace importanza. 

Il Libro della giungla è in sala a partire dal 14 aprile distribuito da Walt Disney Pictures