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Sanremo 2016: si vola e si cade nella terza serata

Le cover di Dedicato, A mano a mano e la Donatella Versace di Virginia Raffaele scuotono l’Ariston

Sanremo 2016

11.02.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Nottata numero tre per la 66esima edizione del Festival della Canzone Italiana. Atmosfera rilassata. Oggi la gara si accende solo per i primi minuti di trasmissione e successivamente lascia spazio alle cover cantate dai Campioni, arrivando a toccare picchi inferiori di agonismo rispetto alla competizione vera e propria. E si comincia con un mistero che riguarda la gara delle Nuove proposte. 

Perché dopo aver decretato la vittoria di Miele – il televoto non funziona bene in sala stampa – ed è tutto è da rifare. E a metà serata è Francesco Gabbani e non Miele a passare in finale. Si tratta della prima caduta dello show. Ma ce ne saranno altre. Insieme ai voli. A volte pindarici, a volte decisamente di altezza maggiormente bassa. 
 
I grandi nomi dietro le cover. Stasera c’è la musica italiana con la M maiuscola. E questo è sicuramente un dato positivo. Noemi canta Dedicato, Clementino, Don Raffaè di Fabrizio De André, Dolcenera invece Amore disperato di Nada. Sono grandi momenti e il meccanismo funziona anche solo per l’effetto nostalgia suscitato. Però alcune performance non risvegliano nessuna voglia di riascolto e fanno rimpiangere le versioni originali. É il caso degli Zero Assoluto che cantano Goldrake in versione emotivo-seriosa. Troppo, davvero. Al contrario, bravi i giovani Caccamo e Iurato che cantano con delicatezza e umiltà un brano dello scomparso Pino Daniele. Per Rocco Hunt è ovazione sulle note di Tu vuò fa' l'americano. 

 
I The Jackal fanno la tripletta. Dopo lo: “Stai senza pensieri” di Noemi la prima serata, “Du frittur” di Clementino ieri sera, tocca ai Dear Jack onorare il patto con il noto gruppo di Youtubers. A fine esibizione il frontman Leiner urla: “Grazie sbiaditi” così come gli avevano chiesto i The Jackal. Chapeau. 
 
Virginia diventa Donatella. La Raffaele supera se stessa. Per la terza serata è la guru della moda Donatella Versace. Stessi capelli biondi ossigenati, il volto trasformato dalle protesi e dal trucco sono elementi che la rendono molto simile alla designer. Poi per il resto si gioca e si improvvisa. Un po’ con gli sketch, un po’ inventando battute sul momento. Una su tutte la frecciata al look di Patty Pravo modello uccelli di rovo.

 
I Pooh. Monolitici, energici. Il gruppo fa un bilancio dopo un medley dei propri successi. “É un risultato  straordinario. E arrivare qui per festeggiare la nostra carriera – 50 anni – è stupendo. Per noi i nostri 3000 concerti dal vivo rimangono nel cuore”. Professionisti e basta. E all’Ariston l’energia della performance è altissima. Si chiude con l’esibizione della canzone Uomini soli. Ciao carissimi. É stato un piacere. 
 
Garko almeno lo salva l’autoironia. Scherza sulle critiche ricevute, sempre con l’energia e la serietà di un clown ma almeno prova a rispondere. Però l’effetto: “Passavo di qui per caso”, non svanisce.

Scanu suona il pianoforte per la prima volta in TV. Il cantante in gara tra i Campioni, esegue piano e voce Io vivrò senza te di Lucio Battisti. Il coraggio di una prima volta su un pezzo così 'storico'. 

Il Sanremo diversamente Sanremo. Dopo Ezio Bosso, anche Nicole Orlando, l'atleta olimpica che si emoziona ricordando la nonna scomparsa. Un bel volo per una puntata meno internazionale è più tricolore

E poi sul finale e in ordine sparso le cadute delle freddure di Carlo Conti, il trolling di Nicole Orlando - ovviamente scherzoso - nei confronti di Garko al suono di: "A mia mamma non piaci". 
 
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