Dall'evento estivo della Television Critics Association arrivano sempre novità interessanti, e dopo quelle su True Detective, The Walking Dead, The Gifted e revival vari ecco un annuncio quanto meno originale, relativo alla prossima annata di American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace. La seconda stagione del programma di FX avrà una struttura molto particolare, stando alle dichiarazioni dello stesso creatore Ryan Murphy.
Le sue dichiarazioni a The Hollywood Reporter rivelano che l'omicidio del grande stilista italiano, avvenuto davanti alla sua casa di Miami Beach il 15 luglio 1997, verrà raccontato in ordine inverso, a partire dai colpi esplosi da Andrew Cunanan per poi proseguire con la spiegazione di tutto quello che avvenne prima di quel momento. Una costruzione alla Memento? Forse non si arriverà a tanto, ma di certo un bel cambio dall'approccio 'legal' tenuto per la prima annata dedicata a 'Il caso O. J. Simpson'
"Stiamo cercando di raccontare un crimine in un'idea sociale - ha aggiunto Murphy, affrontando il tema dell'omofobia insito nella storia. - Versace, che fu l'ultima vittima di Andrew Cunanan, non doveva morire. Una delle ragioni per cui questi attraversò il Paese scegliendo le sue vittime, molte delle quali erano gay, è proprio da ricercarsi nell'omofobia dell'epoca".
La 'lunga marcia' di Cunanan (che uccise almeno altre quattro persone, prima di Versace e di venir trovato morto pochi giorni dopo su una piattaforma galleggiante nella baia… rendendo impossibile il processo, e quindi una struttura 'regolare' della produzione televisiva) dovrebbe arrivare sugli schermi all'inizio del 2018, dopo aver scalzato il terzo capitolo di American Crime Story, dedicato all'Uragano Katrina, nella programmazione della rete.
Le sue dichiarazioni a The Hollywood Reporter rivelano che l'omicidio del grande stilista italiano, avvenuto davanti alla sua casa di Miami Beach il 15 luglio 1997, verrà raccontato in ordine inverso, a partire dai colpi esplosi da Andrew Cunanan per poi proseguire con la spiegazione di tutto quello che avvenne prima di quel momento. Una costruzione alla Memento? Forse non si arriverà a tanto, ma di certo un bel cambio dall'approccio 'legal' tenuto per la prima annata dedicata a 'Il caso O. J. Simpson'
"Stiamo cercando di raccontare un crimine in un'idea sociale - ha aggiunto Murphy, affrontando il tema dell'omofobia insito nella storia. - Versace, che fu l'ultima vittima di Andrew Cunanan, non doveva morire. Una delle ragioni per cui questi attraversò il Paese scegliendo le sue vittime, molte delle quali erano gay, è proprio da ricercarsi nell'omofobia dell'epoca".
La 'lunga marcia' di Cunanan (che uccise almeno altre quattro persone, prima di Versace e di venir trovato morto pochi giorni dopo su una piattaforma galleggiante nella baia… rendendo impossibile il processo, e quindi una struttura 'regolare' della produzione televisiva) dovrebbe arrivare sugli schermi all'inizio del 2018, dopo aver scalzato il terzo capitolo di American Crime Story, dedicato all'Uragano Katrina, nella programmazione della rete.
