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Il mistero di O.J. Simpson in TV: 10 cose da sapere su American Crime Story

Da una costola di AHS, ecco la serie che racconta crimini e giustizia negli Usa. A partire dal caso O.J. Simpson.

30.01.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
La quinta stagione di American Horror Story si è appena conclusa su FX, ma - come sempre - Ryan Murphy non sembra perdere tempo prima di lanciarsi in nuove avventure. In questo caso strettamente legate a quel concept, sviluppato però in maniera più 'realistica' nella American Crime Story che tratterà i casi giuridici più famosi e trattati, a livello mediatico, degli Stati Uniti. Uno diverso per ogni stagione, a partire dal processo per uxoricidio a O.J. Simpson che dal 2 febbraio andrà in onda e che già si annuncia come possibile cult. A distanza di oltre venti anni dalla vicenda che catturò l'attenzione di tutto il Paese, il risultato potrebbe esser raggiunto grazie al super cast previsto per i dieci episodi che saranno: da John Travolta a Courtney B. Vance, dalla vecchia conoscenza del franchise Sarah Paulson a David Schwimmer, Nathan Lane, Lee Bailey e il Premio Oscar Cuba Gooding Jr.! Una vicenda che tutti conoscono, o pensano di conoscere, ma che non è stata poi così riproposta sugli schermi, nonostante continui a riecheggiare. Una vicenda - e un trattamento televisivo - che vale la pena iniziare a conoscere attraverso una interessante Top Ten di curiosità


PIU' DI UNO SPINOFF
Abbiamo accennato al comune padre della serie con la gemella American Horror Story. Lo show di FX, nonostante le fasi alterne, è uno dei principali successi del network, che ha affidato a Ryan Murphy il progetto di questo spinoff con il quale spostare il contesto dall'horror al thriller, dal fantastico al cronachistico. La struttura resta la stessa, però, e ogni anno avremo dieci episodi dedicati tutti a un unico tema, in questo caso a uno specifico caso giuridico, analizzato passo dopo passo a partire dall'inizio e seguendone l'intero svolgimento.



ONNIPRESENTE SARAH
Da American Horror Story proviene anche una vecchia conoscenza, quella Sarah Paulson che avrebbe inizialmente dovuto interpretare il ruolo di Nicole Brown Simpson, uccisa dal marito insieme al suo amico Ron Goldman nel giugno del 1994. Alla fine il casting le riservò il ruolo di Marcia Clark, celebre pubblico ministero del caso (oltre al piacere di tornare a lavorare con Connie Britton, già incontrata sul set della prima stagione).

C'È MANCATO POCO…
Non sono pochi venti anni per realizzare una miniserie come questa, soprattutto considerando il libro di riferimento datato 1996. Nonostante la Fox lo avesse opzionato da tempo, il capo del network Kevin Reilly aveva lasciato prima di poterlo produrre, condannando il progetto al purgatorio. Almeno fino a che proprio Murphy finì l'adattamento di The Normal Heart per la HBO, riuscendo poi a mettere le mani sui progetti in sospeso della rete.

CHE ANNIVERSARIO!
Il primo episodio di questa prima stagione è già previsto per il 2 febbraio, ma che sia stato per combinazione o per un attento calcolo della produzione la data è particolarmente significativa considerato il tema. Nello stesso giorno del 1985, infatti, proprio O.J. Simpson e Nicole Brown Simpson si sposavano



IL RITORNO DI JOHN TRAVOLTA
"Ho ammirato la televisione e la sua evoluzione. Ero innamorato di Mad Men e di un altro paio di serie - ha raccontato Travolta riguardo il suo inagaggio da parte di Murphy. - Ho deciso che valesse la pena almeno sentire quello che volevano propormi Ryan Murphy e Nina Jacobson". Evidentemente una proposta convincente quella del ruolo di Robert Shapiro, avvocato difensore dell'atleta, se è riuscita a riportare il buon vecchio John sul piccolo schermo quarant'anni dopo il Vinnie Barbarino di I ragazzi del sabato sera (1975).

DENTRO E FUORI IL TRIBUNALE
Ma la serie non sarebbe così intrigante se per dieci episodi affrontasse solo la questione relativa alla colpevolezza o innocenza di Simpson. Oltre a presentare i fatti come riportati dalle cronache, come detto, si cercherà di analizzare il ruolo avuto dai singoli attori della vicenda. E se originariamente avrebbe dovuto essere un mero adattamento del libro The Run of His Life di Jeffrey Toobin oggi le prime informazioni sembrano promettere una sorta di romanzo di formazione e uno sguardo sul giornalismo senzasionalista statunitense (e non).

UNA SCELTA NATURALE
Quella dei responsabili del casting, che tra provini e ripensamenti hanno avuto la fortuna di poter contare sulla presenza di Kelly Dowdle per il ruolo della sfortunata 'protagonista', la vittima, Nicole Brown Simpson. Un piccolo ruolo in FBI: Operazione tata (2006) e in film persino meno importanti per la bionda trentaduenne di Oklahoma City, ma a suo favore una incredibile somiglianza con il suo personaggio. Motivo per cui Ryan Murphy stesso l'ha voluta invece di puntare su un nome di maggior rilievo.



UNA PREPARAZIONE FACILE, MA NON PER TUTTI
Nella fase preliminare della produzione, quando gli attori hanno iniziato a lavorare ai propri personaggi, la vicinanza temporale dei fatti a permesso a quasi tutti di poter contattare i diretti interessati per poterli studiare per 'riprodurli'. Quasi tutti, perché il solo Cuba Gooding Jr. ha preferito evitare di incontrare il vero O.J. Simpson, ritenendo fosse ormai troppo diverso dal campione sportivo. Un "uomo spezzato" dalla vita che non lo avrebbe aiutato affatto a costruire la propria performance.

SORPRESA KARDASHIANS
Per quanto non siano loro al centro della vicenda raccontata da questa prima stagione di American Crime Story le prezzemoline Kardashians sono riuscite ad apparire anche qui! I celerbi figli di Robert Kardashian (descritto come "uomo di fede" e grande amico di Simpson) e Kris Jenner (tra i quali il Kris Jenner interpretato da Selma Blair) erano molto giovani all'epoca dei fatti, ma per quanto non determinanti o coinvolti finiremo per vederli apparire in più occasioni nel corso dei dieci episodi.

PRONTI ALLA SECONDA STAGIONE
Siamo ancora in attesa dell'inizio del primo episodio, eppure è già ufficiale la messa in produzione di una seconda stagione dello show. Difficile, viste le aspettative e il clamore suscitato, che il pubblico abbandoni American Crime Story dopo questo primo anno. Tanto più che lo showrunner ha rivelato che invece di occuparsi di un nuovo caso giudiziario, la prossima volta si cambierà registro. Già si vocifera della possibilità di spostarsi a New Orleans per raccontare le conseguenze dell'Uragano Katrina, magari attraverso le testimonianze e le esperienze di un gruppo di superstiti al disastro, tra i tanti che subirono un trattamento ingiusto in quel momento drammatico. E, a suo modo, criminale.