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Agents of S.H.I.E.L.D. - La recensione del pilot

Al via in USA la serie Marvel, una macchina di divertimento quasi perfetta

Agents of SHIELD - Il cast

26.09.2013 - Autore: Marco Triolo
La voce narrante che apre l'episodio pilota di Agents of S.H.I.E.L.D. ci parla di mostri e meraviglie che popolano il mondo e di come, dopo anni di segretezza, siano venuti alla luce. Joss Whedon non perde tempo, insomma, per calarci nel bel mezzo del Marvel Universe, inquadrando subito dopo una vetrina di action figures dei Vendicatori. Thor, Capitan America, Hulk, Iron Man... esistono e sono da qualche parte a vivere le loro avventure, in quello stesso istante.



È il sogno proibito di ogni geek, è la più ambiziosa combinazione di cinema e TV mai vista prima – film e serie che condividono lo stesso universo narrativo. Ma, se tutto si limitasse ad appagare in maniera ruffiana le fantasie dei Marvel fan, Agents of S.H.I.E.L.D. avrebbe ben poco da dire. Per questo i Marvel Studios hanno pensato, giustamente, di coinvolgere Whedon.

L'autore di Buffy, Firefly e, naturalmente, The Avengers, aggiunge al mix la sua prosa frizzante e la sua grande abilità di scrivere dialoghi e definire i personaggi in pochissime battute. Facciamo così la conoscenza della squadra di agenti le cui avventure saranno al centro della serie: Grant Ward (Brett Dalton), 007 abile nell'azione ma un po' meno nelle relazioni; Melinda May (Ming-Na Wen), veterana relegata a un lavoro di desk per motivi che, sicuramente, scopriremo a poco a poco; Leo Fitz (Iain De Caestecker), esperto di tecnologia; Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge), biologa; e infine Skye (Chloe Bennet), hacker reclutata nei ranghi dello S.H.I.E.L.D. dopo esserne stata la maggiore detrattrice.



A guidare la squadra l'agente Coulson di Clark Gregg, creduto morto in The Avengers. La sua “morte” viene liquidata come falsa all'inizio della puntata, ma presto Whedon instilla un dubbio nello spettatore, che sarà certamente uno dei principali fili conduttori della stagione. Non manca una particina per Cobie Smulders, nei panni del braccio destro di Nick Fury, Maria Hill, che apparirà ogni tanto durante la stagione e potrebbe diventare presenza fissa dopo il finale di How I Met Your Mother (qui la recensione dei primi due episodi della nona stagione).

Il tutto è scritto e diretto con brio, leggero, movimentato. Non si perde un secondo e la trama si snoda con estrema semplicità. Forse troppa. Nel senso che è davvero molto semplice: la task force di Coulson indaga su un uomo con superpoteri che potrebbe aver perso la brocca. La semplicità, comunque, è una scelta: è necessaria una trama esile per introdurre un cast di personaggi così abbondante. E poi, il bello viene verso la fine, quando si scopre che questo pilot non è solo un seguito di The Avengers, ma anche di Iron Man 3.



Gregg è una forza, e porta tutto sulle sue spalle, chiaramente felicissimo che il suo personaggio di contorno – visto per la prima volta in Iron Man – sia stato promosso a protagonista. Le premesse ci sono tutte per una serie divertente, dalla struttura sia verticale che orizzontale (casi singoli uniti però da un background comune) capace di intrattenere, magari anche senza pretese. E, bisogna dirlo anche se pare un luogo comune, non è indispensabile aver visto i film precedenti (ok, forse The Avengers) per godersi l'episodio. Certo, se li avete visti, vi divertirete anche di più.