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Top Ten: mamme da film

In occasione della Festa della Mamma, ecco le madri più memorabili del cinema

Kill Bill

09.05.2014 - Autore: Marco Triolo
La Festa della Mamma di avvicina e non potevamo farci sfuggire l'occasione di ripescare, nel mare del cinema, le mamme che ci sono piaciute di più (come abbiamo fatto per la Festa del Papà). Che siano pazze, indifferenti o dolcissime, ecco le madri che hanno lasciato più di tutte un segno nel nostro immaginario, facendoci sognare che fossero le nostre o, al contrario, facendoci apprezzare ancora di più la sanità mentale delle nostre genitrici biologiche...



10. Margaret White – Carrie: Lo sguardo di Satana (1976)
Più sotto parleremo della mamma di Norman Bates: beh, quella di Carrie è una seria contendente al ruolo di madre più dannosa del grande schermo. Interpretata da Piper Laurie (e da Julianne Moore nel remake), Margaret White è una fanatica religiosa le cui ossessioni hanno trasformato la figlia in una reietta detestata da tutti. Stephen King, nella sua bibliografia, ne ha rappresentate tante di mamme così. Una vera ossessione anche da parte dell'autore, che fu cresciuto dalla madre dopo che suo padre ebbe lasciato la famiglia con la scusa più classica: “Vado a comprare le sigarette”.



9. Janine “Smurf” Cody – Animal Kingdom (2010)
Norma Bates, levati di mezzo: ora c'è mamma Cody, la matriarca della famiglia di criminali protagonista di Animal Kingdom. Il suo volto e il suo sguardo glaciale sono quelli di Jacki Weaver, nominata all'Oscar per il ruolo. Via via che il film procede, capiamo sempre di più che Janine è il vero motore della famiglia, la sua anima più oscura e folle. Un concentrato di determinazione guidato da una scala di valori deviante e completamente aliena alla società civile. Insomma, una psicopatica in grado di tormentare i nostri sogni.



8. M – Skyfall (2012)
Quando MGM e Sony rilanciarono la saga di James Bond con Casino Royale, decisero di tenere solo un attore: Judi Dench, nel ruolo di M, il capo di 007. La scelta, molto particolare perché il film era a tutti gli effetti un reboot, ha dato i suoi frutti e si è spiegata da sola: nell'arco di tre film il rapporto tra M e Bond è stato sviluppato come mai prima. Il fatto che M fosse una donna ha inoltre permesso agli sceneggiatori di trasformarla in una vera e propria figura materna. Skyfall rappresenta il culmine di tutto questo, tanto che Judi Dench e Daniel Craig si ritrovano a combattere insieme nel bellissimo e commovente finale. Ecco perché abbiamo deciso di includere M nella nostra classifica, pur non essendo tecnicamente una madre.



7. Sarah Connor – Terminator 2: Il giorno del giudizio (1991)
Sì, Sarah Connor appare per la prima volta nel Terminator originale, ma è la sua versione in Terminator 2 a lasciare il segno. Linda Hamilton fa un grande lavoro nel rappresentare l'evoluzione del personaggio da ragazzina qualunque a fanatica di sopravvivenza e tecniche di difesa, chioccia nei confronti del figlio John, ma in un modo tutto suo. Sembra gelida e distante, in realtà è talmente in paranoia che non è nemmeno più in grado di far passare al figlio la nozione che tutte le cose bizzarre che fa le fa per lui.



6. Beatrix Kiddo – Kill Bill (2003)
Chi non vorrebbe una madre disposta ad attraversare mari e monti, uccidere schiere di spadaccini e risorgere dalla tomba pur di riabbracciare la figlia perduta? In realtà, Kill Bill inizia come una vendetta, perché Beatrix Kiddo (Uma Thurman) è convinta che sua figlia sia morta. Ma quando la trova nella casa del suo ex Bill (David Carradine), diventa per lei una ragione in più per lottare fino in fondo.



5. Roma Garofolo – Mamma Roma (1962)
Uno dei capolavori di Pier Paolo Pasolini e uno dei più celebri ruoli di Anna Magnani. In Mamma Roma interpreta un'ex prostituta che intende rifarsi una vita e dare al figlio Ettore una chance di riscattarsi dalla povertà. Ma il passato non può essere semplicemente spazzato sotto il tappeto e prima o poi si riaffaccia alla porta. La Magnani è una vera forza della natura, una madre piena d'amore e disposta a tutto pur di salvare suo figlio. Una figura tragica, emblema della società italiana dei primi anni Sessanta, sulla soglia tra miseria e boom economico.



4. Mamma Fratelli – I Goonies (1985)
In tempi di chiacchiere sul sequel de I Goonies e sul possibile ritorno di tutti i protagonisti, sappiamo già chi purtroppo non potrà tornare: Anne Ramsey, indimenticabile Mamma Fratelli, morta nel 1988. Il suo ruolo di leader della Banda Fratelli e madre snaturata di tre figli scalcagnati – tra cui il dolce Sloth, quello che lei odia ma che paradossalmente è l'unico sano – è uno dei punti saldi del film di Richard Donner. In italiano fu doppiata da un uomo (Vittorio Stagni): un'idea geniale, che ne rende in maniera perfetta l'equilibrio tra madre di famiglia e duro capo di una banda di criminali.



3. Lorraine Baines – Ritorno al futuro (1985)
Robert Zemeckis ha raccontato quanto sia stato difficile convincere gli Studios hollywoodiani a produrre una commedia per tutti incentrata su un rapporto potenzialmente incestuoso. A quasi trent'anni di distanza da Ritorno a futuro, quelle difficoltà fanno ora sorridere, perché in fondo quello che accade tra Marty McFly e sua madre Lorraine (nel 1955, sia chiaro) è abbastanza innocuo. Eppure fa riflettere su quanto poco oggi si rischi al cinema con questi livelli di scrittura. Lea Thompson è favolosa nel film, soprattutto nel rendere il contrasto tra la madre tabagista e bacchettona e la sua versione giovane, che ama farsi un goccetto e “parcheggiare con i ragazzi”.



2. Norma Bates – Psycho (1960)
Quando la vediamo in Psycho di Alfred Hitchcock è in realtà già cadavere e vive più che altro nella testa malata del figlio Norman. Ma Norma Bates è diventata negli ultimi anni un personaggio a tutto tondo grazie all'interpretazione di Vera Farmiga nella serie TV Bates Motel (qui la recensione del finale di stagione). In Norma c'è tutto ciò che di più sbagliato può esserci in una madre: è iper-protettiva, ossessiva, innamorata del figlio al punto di essere gelosa delle sue fidanzatine. Tutto questo ovviamente non si vede in Psycho, ma è sottinteso.



1. La mamma di Bambi – Bambi (1942)
“La mamma” per eccellenza, quella la cui morte – oddio, non tiriamo fuori discorsi sugli spoiler, per carità – ci ha segnati tutti, per sempre. Stefano Disegni ha dedicato alla mamma di Bambi una divertente tavola a fumetti su un vecchio numero di Ciak, in cui gli spettatori di Bambi, cresciuti e ancora traumatizzati, se la prendevano con la Disney per lo shock subito. Per quanto sia inevitabile nella nostra classifica, a pensarci bene la mamma di Bambi è più una funzione narrativa che un personaggio: prima dona al protagonista, e allo spettatore, sicurezza e amore. Poi, quando viene uccisa dai cacciatori, gli insegna una lezione importantissima: nella vita siamo tutti soli.