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Arriva Joy: Ecco il cinema degli inventori in 10 film

Da Joy a The Social Network, passando per Jobs, i film che raccontano il genio sul grande schermo

A Beautiful Mind

13.01.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Capaci di connettere le proprie singole esperienze in un quadro più grande che dia vita a un’invenzione geniale e necessaria alla comunità. Oppure personalità bramose di sapere e fortemente curiose. Queste sono solo due delle definizioni che Steve Jobs, in un celebre commencement speech – il discorso che viene fatto durante la cerimonia di laurea nei college americani – diede del profilo dell’inventore. Il cinema, dalla sua parte, ha provato a mostrare la psicologia e la cronologia di alcuni celebri geni della storia. Figure come quelle di Joy Mangano, (Joycreatrice del comune mocio, e Stephen Hawking, celebre astrofisico e teorico dei buchi neri, sono state celebrate da Hollywood e non solo, per più volte nel corso di questi anni. O come genere biopic, o come thriller, o ancora come dramma. Ecco quindi 10 film sul “genio” scientifico della storia del cinema. 

 
Joy di David O’ Russell (2015). Il film uscirà in Italia il 21 gennaio ma la storia dell’inventrice del mocio, Joy Mangano, che nel 1990 diventò milionaria, creando e commercializzando il celebre scopettone domestico, si è già guadagnata un premio ai recenti Golden Globe. Jennifer Lawrence è stata infatti eletta Miglior attrice in un film o una commedia musicale proprio nel ruolo dell’imprenditrice italo-americana. Joy, è anche un film di accurata ambientazione storica. Come è spesso nelle intenzioni del regista, l’atmosfera tardi anni ’80 e primi anni ’90, è ben ricostruita per dare quel tono pop e kitsch all’intero contesto. E su tutto brilla la venticinquenne Jennifer Lawrence


 
La teoria del tutto di James Marsh (2014). Il genio, la malattia che paralizza, l’amore come lotta contro i limiti della fisicità ma non della mente. Tutto questo racconta il film che ha fatto vincere un Oscar a Eddie Redmayne nei panni del celebre astrofisico malato di atrofia muscolare progressiva che rivoluzionò alcune tra le teorie più consolidate sull’universo e i buchi neri. 

 
The Imitation Game di Morten Tyldum (2014). Benedict Cumberbatch è il matematico Alan Turing, inventore di Bomba, la macchina per la decriptazione di Enigma, il codice creato dai tedeschi per comunicare le operazioni di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale. Il matematico, padre dell’intelligenza artificiale e del personal computer, il logo della mela mangiata di Apple ha proprio un’analogia con la vita e la morte di Turing, è stato interpretato sullo schermo dal bravissimo Benedict Cumberbatch, che gli ha regalato un ruolo doppiamente umano e scientifico. 

 
A Beautiful Mind di Ron Howard (2001). La vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe, e film basato sull’omonima biografia di Sylvia Nasar, racconta la vita dello studioso e la battaglia contro la schizofrenia di cui era affetto. A interpretare Nash jr, un immenso Russel Crowe in una delle sue performance più intense e drammatiche. Will Hunting – Genio ribelle di Gus Van Sant (1999). Qui Matt Damon interpreta un geniale matematico – inventato dalla sceneggiatura scritta dallo stesso Damon con Ben Affleck - che dovrà superare barriere sociali e personali prima di veder riconosciuto il proprio talento. I due attori, qui giovanissimi, furono i protagonisti di una storia di amicizia e ingegno particolarmente intensa. 
 
Jobs di Joshua Michael Stern (2013). Il biopic sulla vita di Steve Jobs interpretato da Ashton Kutcher nei panni del creatore del marchio Apple. Jobs viene raccontato nell’arco di tempo che va dal 1971 al 2000, in un ritratto che per molti è stato eccessivamente mitizzato e poco attento agli aspetti controversi della personalità del celebre inventore americano. Resta il fatto però che parliamo di una delle icone più forti del XXI secolo.

 
Il professore matto di Tom Shadyac (1996). Eddie Murphy è uno scienziato obeso che inventa un siero per dimagrire e acquisire sicurezza con le donne. Ne nasce un alter ego insopportabilmente divertente che conquista gli spettatori e trasforma la pellicola in un cult del genere. Flash of Genius di Marc Abraham (2008) La storia, di Robert Kearns – inventore statunitense - e della la sua battaglia legale contro la Ford, che gli rubò l’idea di un tergicristalli regolabile. Nei panni dell’inventore truffato c’è Greg Kinnear che pare tenne per molti mesi il copione sul comodino, prima di decidersi ad accettare questo ruolo e che gli è valso un premio al Boston Film Festival. 


The Social Network di David Fincher (2010). Alla fine possiamo considerarlo l’ultimo grande inventore dei nostri tempi, anche se ha creato un oggetto come Facebook, che sta cambiano radicalmente il panorama delle relazioni personali. The Social Network scritto da Aaron Sorkin, per il quale ha ricevuto anche un Oscar come Miglior sceneggiatura non originale è un vorticoso viaggio nella mente di Mark Zuckerberg, che a soli 23 anni diventò miliardario con la creazione del social network più blu della storia. Nei panni di Zuckerberg poi, un bravissimo Jesse Eisenberg, decisamente a proprio agio nel dare volto e corpo a un nerd di Harvard dal talento assoluto.
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