“Tutti mi dicono che mi calza come un guanto”, ma “intendo appendere la divisa prima che diventi imbarazzante”. Robert Downey Jr. è diventato molto rapidamente il portabandiera del Marvel Cinematic Universe, sin dalla sua concezione nel primo Iron Man. Quel film fu non solo il lancio dell'universo condiviso dei supereroi Marvel sul grande schermo, ma anche il rilancio tanto agognato della sua carriera di star.
Oggi, nove anni dopo l'uscita di quel film, Downey Jr. riflette sul suo ruolo di Tony Stark e inizia a programmare un pensionamento anticipato prima che, appunto, tutto diventi “imbarazzante”. D'altro canto l'attore ha da poco compiuto 52 anni. “Non vorrei mai rovinare gli ultimi sei o sette film facendo una brutta figura perché ho deciso di farne un altro. Intendo appendere la divisa prima che diventi imbarazzante”, ha detto l'attore a News.com.au.
“È una cosa ciclica – ha detto Downey a proposito della sua permanenza nel MCU – Dopo l'uscita del primo Avengers avrei potuto dire: 'Non andrà mai meglio di così. Smettiamola subito'. Ma per me tutto sta nelle persone e nelle opportunità, come i Russo [registi di Avengers: Infinity War], che adoro”.
Downey Jr. apparirà presto in Spider-Man: Homecoming, dove affiancherà il giovane protagonista Tom Holland facendo da mentore a Peter Parker nella sua prima avventura solista all'interno del MCU, nata dalla collaborazione tra Disney e Sony. E poi lo rivedremo nei prossimi due Avengers, che dovrebbero segnare una sorta di conclusione per l'universo Marvel attuale. E magari potrebbero rappresentare un'ottima exit strategy per l'attore.
