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Italici schermi sonori

Alcune delle voci più distintive delle attuali correnti cine-musicali italiane attraversano il terzetto di film che pubblico e critica hanno promosso con i migliori voti della stagione appena conclusa

Tutta la Vita Davanti

11.05.2008 - Autore: Giuliano Tomassacci
     

Teho Teardo, rappresentante di quest’ultima tranche del panorama nostrano, è professionalmente il più giovane del terzetto, già identificabile grazie ad uno stile che fa degli estremismi elettronici contemporanei una cifra fondante del suo discorso musicale. Il premiatissimo “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli rappresenta infatti la sua prova più importante nell’ambito della colonna sonora dopo il coinvolgimento in L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino. Attraverso manipolazioni acustiche che impegnano in prima istanza l’elaborazione del suono sintetizzato, Teardo ha creato scenari ermetici e suggestivi, dove la distanza spesso marcata delle sonorità rispetto alle immagini attiva percorsi fruitivi non sempre facili, alcune volte stranianti e sovente definenti un commento (pubblicato da Gdm) virato al sound design piuttosto che all’aderenza stretta con il flusso narrativo. 

        Il più navigato della terna, Franco Piersanti, è scaltramente proteso verso la raffinata strutturazione di uno score tradizionalmente orchestrale. E la virtù del suo cimento, ancora una volta, sta proprio nella capacità di delegare alla particolareggiata composizione anche gli oneri narrativi maggiormente impegnativi. La colonna musicale di Tutta la vita davanti, affidata al sapore dolceamaro di una melodia degna del miglior Nino Rota, non sottrae le parentesi più allucinatorie della pellicola di Virzì ad un dettaglio strumentale mirabile. Il cd (Gdm), che presenta anche il ruffiano inno del call-center Multiple (scritto da Paolo Virzì), merita tutti i plausi di un saggio di cesello orchestrale.