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Idris Elba scopre le carte, dietro le quinte di La torre nera

Nuove rivelazioni sul tanto atteso The Dark Tower di Stephen King e sulla 'questione razziale' legata al personaggio di Roland Deschain.

15.07.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Abbiamo già visto le prime foto di Matthew McConaughey dal set a New York, dopo quelle di Idris Elba alle prese con il green screen pubblicate su twitter a maggio, oggi è il turno di una nuova immagine ufficiale di La torre nera di Nikolaj Arcel, che accompagna la copertina di Entertainment Weekly nella quale i due attori compaiono insieme.

Ma, soprattutto, interpreti e regista hanno rilasciato interessanti dichiarazioni sulla realizzazione del film e sui personaggi, Roland Deschain in primis… "C’è un elemento mistico in lui - ha detto Elba del suo Roland. - Ha quasi 200 anni. È in giro da molto tempo, e ha una connessione dalle radici molto profondo con la natura [soprannaturale] del film… Quando lo incontriamo, è più uno stoico, non parla. Ma quando lo si conosce meglio, scopriamo che sa decisamente di più del suo mondo e della sua storia…".

"È perso, in un certo senso …almeno finché non incontra Jake", ha continuato, prima di concentrarsi sulla questione del proprio casting. Ovvero sul fatto che il suo personaggio, nei libri, non è afroamericano: "Non ho fatto molti film d'azione, ma mi piace rendere vero un personaggio e dargli profondità E la cosa divertente è che Nik (Arcel, ndr) è completamente d'accordo. Così abbiamo realizzato scene più commerciali, se vogliamo, e altre decisamente profonde, come se fossimo in un film indipendente". "È un personaggio iconico. Voglio farlo bene", ha concluso, prima di specificare sulla questione 'razziale': "E" meglio trattarla per quel che è, niente di importante. Non dovrebbe esserci alcuna differenza. Il personaggio creato dall'immaginazione di Stephen (King, ndr) potrebbe essere di qualsiasi colore. È solo capitato che lo interpreti io. Come è un caso che negli artwork fosse bianco, ma non credo che faccia differenza. Credo che la cosa importante, e voglio parlarne, è che questo sia un segno dei tempi per una società che non fa caso al colore della pelle. La gente semplicemente guarda a che ' un buon attore sia un buon attore'".

Atteso nelle sale statunitensi, il film sarà pronto per il 17 febbraio 2017. E - ampiamente ambientatao ai giorni nostri - dovrebbe rappresentare l'inizio di una saga (sulla base del materiale pubblicato in sette romanzi e un racconto) prodotta dalla Sony e affiancata dalla serie realizzata dalla MRC. "I fan più irriducibili della serie di romanzi - ha dichiarato il regista Nikolaj Arcel - sanno già che questo è un sequel rispetti ai libri, in un certo senso. C'è molto di alcuni elementi, molto di alcuni personaggi, ma è un viaggio completamente diverso". Un adattamento, molto personale, che non vediamo l'ora di scoprire nella sua interezza.