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10 cose da sapere sul nuovo Point Break

Un nuovo remake si confronta con il cult della Bigelow con Keanu Reeves e Patrick Swayze, e le curiosità non mancano.

Point Break - Edgar Ramirez

08.12.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)
Tornano i 'Riders on the Storm' (da quello che avrebbe potuto essere il titolo del film originario) di Point Break, i surfisti attivisti del cult del 1991 di Kathryn Bigelow hanno ancora molto da dire a quanto pare, e promettono di farlo nel remake di quel film, atteso in Italia per il 27 gennaio 2016. Negli Stati Uniti il film uscirà nel giorno di Natale, mentre in Asia - Hong Kong, Indonesia, Filippine, Singapore, Cina e Tailandia - hanno già potuto vederlo. Senza entrare nel merito dei giudizi altrui, approfittiamo dell'occasione per scoprire spunti interessanti del film che ambisce a rinverdire i fasti di quella pietra miliare 'free spirit', antesignano dell'attivismo ecologista più estremo. Le intenzioni dichiarate erano quelle di restituire quelle stesse emozioni, anche attraverso "azione e conseguenze reali, anche a costo di farsi male"… Prima di scoprire come e perché, e in attesa di cercare l'onda perfetta con Luke Bracey ed Edgar Ramirez, godiamoci qualche dietro le quinte da raccontare ai compagni di cinema…


I NUOVI EROI
Dopo Patrick Swayze, il nuovo Bodhi sarebbe dovuto essere Gerard Butler. Che abbandonò per i classici 'altri impegni' concomitanti. Per la gioia del venezuelano Édgar Ramírez, scelto dopo aver preso in cosiderazione Tom Hardy, Colin Farrell, Hugh Jackman, Jeremy Renner, Chris Hemsworth e Garrett Hedlund. Discorso analogo per il successore del Johnny Utah di Keanu Reeves. Ruolo andato all'australiano Luke Bracey (G.I. Joe - La vendetta), apparentemente più "reale" e "spontaneo" dei vari Taylor Kitsch, Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Chris Pine, Chris Pratt, o Sam Claflin.


SEQUEL NO, REMAKE SI
Si parla da tempo di questo remake, ma prima che venisse dato il via libera al progetto c'era un altro sequel in lavorazione. Ambientato in Indonesia e interpretato dall'australiano Damien Walshe-Howling (E morì con un felafel in mano), il sequel venne giudicato troppo lontano dal film originario, con il quale condivideva solo la connessione tra surf e criminali. Così, dopo anni di attesa, venne definitivamente abbandonato.


AROUND THE WORLD
Hanno dovuto passare l'estate - del 2014 - sul set, ma attori e crew non avranno certo rimpianto i mesi di riprese, soprattutto per i luoghi visitati… Se nel 1991 ci si era mossi principalmente negli Stati Uniti, e in California, dal 26 giugno in poi e per circa un anno, la produzione del film è passata da Berlino, all'Austria, la Svizzera, la Francia, il Messico, il Venezuela, la Polinesia Francese, l'India e l'Italia (oltre agli Usa, ovviamente). Le location del porto di Castro e Punta Riso a Brindisi, in Puglia, hanno comportato meno problemi di altre, soprattutto europee, nelle quali le condizioni metereologiche si sono rivelate disastrose. D'altronde la produzione si era dichiarata intenzionata a girare nei luoghi reali il più possible, arrivando anche a surfare davanti al villaggio di Teahupo'o a Tahiti o a lavorare a Cortina.


OPERAZIONE SALTO ANGEL
La location venezuelana del Salto Angel, nel Parque Nacional Canaima dello stato di Bolívar, in questo senso è stata sicuramente una delle più costose e impegnative. Principalmente per le restrizioni naturalistiche cui la troupe si è dovuta adattare. E che hanno richiesto - per non contaminare la natura circostante, né danneggiarla - la costruzione di una struttura da mezzo milione di dollari. Una sorta di piattaforma, grande all'incirca come un campo da football, realizzata proprio al di sotto della cima della cascata più alta del mondo (con una caduta di acqua di quasi un chilometro) per effettuare le riprese necessarie e poter organizzare il campo bas di quella che il produttore Andrew A. Kosove ha definito come una "operazione militare su ampia scala".


UNO SPORCO LAVORO...
Un set tanto dinamico e situazioni tanto estreme non potevano non far registare qualche contrattempo. Anche se è sicuramente riduttivo definire come tali gli incidenti del surfer australiano Laurie Towner, ingaggiato come controfigura del protagonista Johnny Utah. Il ventottenne stunt ha patito infatti la frattura della mascella e altre ferite varie, soprattutto durante le scene acquatiche di Teahupo'o del settembre 2014.


DIVIETO DI REMAKE
Point Break passerà sicuramente alla storia, intanto per esser stato uno dei pochi - tra remake e reboot - a ricevere il temuto rating PG-13, un divieto ai minori toccato solo ai nuovi Robocop e Terminator. Un bene, considerato che per il film originale si era arrivati alla 'R' di 'restricted', per la Largo Entertainment che aveva acquisito i diritti per la realizzazione del nuovo film, sbloccandone il progetto insieme alla Alcon Entertainment e sviluppandolo durante un periodo di tre anni con lo sceneggiatore Kurt Wimmer e il regista Ericson Core.


DA UNA SPONDA ALL'ALTRA
A venticinque anni da allora, è notevole la trasformazione subita da ben due degli originari componenti della 'Banda degli Ex Presidenti' del primo film. Ritroveremo James Le Gros e Bojesse Christopher, infatti, i quali dopo aver interpretato i ruoli di Roach e Grommet vestono oggi i panni di due membri dell'FBI sulle tracce dei nuovi criminali.


SESSO DEBOLE?
L'australiana Teresa Palmer (Wolf Creek, Jumper) è l'unica componente femminile della banda di super atleti criminali, ma il personaggio di Samsara sembrava decisamente nel suo destino da sempre. Intanto per la connessione che ha dichiarato averla condotta al ruolo, con la quale condivide "forza" e "saggezza", e poi per la scelta del nome del figlio, Bodhi Rain, nato prima di accettare il film. Nel quale è lei stessa ad aver realizzato i propri 'stunt', orgogliosa di dare vita - con tanta sincerità - a un personaggio che definisce una "sorta di oracolo", una donna "profondamente connessa con la propria spiritualità e impegnata in un complesso viaggio sin dalla nascita… una alla quale gli uomini che la circondano si rivolgono per avere risposte".


L'ONDA PERFETTA
Forse non sarà 'quella' perfetta, o 'del secolo', ma certo le onde trovate dalla troupe durante le scene girate alle Hawaii, al Jaws Surf Break di Maui, sono state tra le più grandi dell'ultimo decennio. Con la fortunata conseguenza di poter contare sulla presenza di alcuni dei migliori atleti e surfisti del mondo - Jeb Corliss, John Hamilton, Sebastian Zietz e Bob Burnquist - accorsi per l'occasione e coinvolti dalla produzione nelle riprese.


QUELLA VECCHIA CONOSCENZA DI BODHI...
Per Edgar Ramirez questo potrebbe essere il ruolo della vita, e ancora una volta potrebbe dover ringraziare Kathryn Bigelow. Stavolta per aver diretto il film del quale ha interpretato il remake, come detto, ma anche per averlo voluto nel suo precedente Zero Dark Thirty. Ma un'altra coincidenza unisce lo stesso attore a un suo collega nel film. Sia lui sia Ray Winstone (Angelo Pappas in Point Break) nel 2012 hanno infatti interpretato il ruolo di Ares, Dio greco della guerra, l'uno in La furia dei titani l'altro in Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini.