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Non lasciarmi - La nostra recensione

Tratto dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro, un film sconvolgente e toccante, avvolto in atmosfere senza tempo

Non lasciarmi - Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield

28.03.2011 - Autore: Federica Aliano
In un college da sogno, immerso nella campagna inglese, dei ragazzini crescono con ottimi insegnanti che sostengono che solo con la piena consapevolezza di se stessi potranno raggiungere un’esistenza dignitosa. Tutto sembra perfetto, eppure sin dalla prima inquadratura si avverte qualcosa di strano, a partire dal braccialetto con codice identificativo che gli studenti devono passare su un visore ottico ogni volta che entrano ed escono dall’edificio, fino ad arrivare alle leggende che circolano su chi ha osato mettere piede fuori dal recinto. Ci si affeziona subito a Kathy, Tommy e Ruth, fin quando una delle loro insegnanti (interpretata da Sally Hawkins, incisiva anche in un piccolo ruolo) spiega quale sarà il loro futuro, già scritto e non modificabile.

Keira Knightley e Carey Mulligan in Non mi lasciarmi

Tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro (quello di “Quel che resta del giorno”, tanto per citare un titolo a caso) edito in Italia da Einaudi, il film del videomaker Mark Romanek – che come film fiction ha diretto il dimenticabile “One Hour Photo” – mantiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine, contagiandolo con la malinconia elegiaca del racconto, il senso di ineluttabilità che pervade le vite dei protagonisti e la palese metafora di loro che rappresentano noi tutti. I tre giovani non sono nati, eppure esistono, non sono mai stati concepiti, desiderati, messi al mondo. Nessuno li ha mai considerati neppure mai davvero come esseri umani. E la sensazione che si parli dei destini nostri, non loro, è sempre presente durante la visione.

Andrew Garfield, Keira Knightley e Carey Mulligan in Non mi lasciarmi

Fantascienza intelligente dunque, e molto sofisticata, come non se ne vedeva dai tempi di “Gattaca – La porta dell’universo”, nonostante i tre protagonisti tutt'altro che convincenti Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield. Il merito grandissimo è quello di aver decontestualizzato questo racconto, lasciandolo in uno stato amniotico che galleggia al di fuori del tempo. Siamo nel futuro, non ci sono molti dubbi su questo, eppure non c’è tecnologia, gli ospedali sono asettici, i luoghi, le abitazioni, i paesaggi, gli oggetti e i costumi sono di un gusto retrò senza tempo, i colori non sono mai definiti. Qualcosa, però, rimanda a un altrove, a delle pagine di un romanzo che senza dubbio aveva altro da dire, di più e meglio, andando più a fondo, sia con gli scavi che con le stoccate. Da scoprire per riflettere, per porsi domande, non necessariamente per darsi risposte.

"Non lasciarmi" è distribuito dalla 20th Century Fox

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