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Invictus - La nostra recensione

L'ambizione politica e la sfida agonistica in una partita unica che ha in palio il futuro di un paese. Questi gli ingredienti che Eastwood combina in un film emozionante ed epico che parla di riscatto sul pregiudizio, di integrazione, di sogni che si realizzano...

Invictus - Matt Damon

24.02.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
L’apartheid è stato abolito, Nelson Mandela, con libere elezioni, diventa presidente del Sudafrica e avvia il processo per la riconciliazione nazionale. La sua politica deve scontrarsi però con la diffidenza degli Afrikaner e dei suoi stessi elettori. Madiba, per fortuna, è caparbio, indomabile, ha un’idea della leadership ispirata al perdono e al buon esempio, e intuisce che l’importante partita che il suo paese deve affrontare potrebbe essere giocata in uno stadio...

Invictus - Morgan Freeman e Matt Damon

L’assegnazione dei mondiali di Rugby al Sudafrica offre infatti agli Springboks, la squadra nazionale bandita dai campi di tutto il mondo a causa delle leggi razziali, l’occasione per rientrare in scena. Ebbene è nello sport che Mandela intravede la possibilità di riunire il suo popolo. C’è però un problema: gli Springboks sono da sempre la squadra sostenuta dagli Afrikaner e la maglia verde-oro per la gente di colore rappresenta la ferita dell’oppressione. Allargare il consenso e costruire una nazione arcobaleno a partire da questi due colori è la sfida che Mandela lancia alla sua comunità. Alla mente però serve il braccio per trasformare l’idea in azione e ad aiutare Madiba in questo compito delicato che neanche i suoi più stretti collaboratori riescono a comprendere fino in fondo sarà Francois Pienaar, il capitano della squadra, che ascolterà l’appello del suo nuovo leader e si assumerà l’incarico di promuovere attivamente il cambiamento.

Invictus - Morgan Freeman e Clint Eastwood

Clint Eastwood, dopo il più personale "Gran Torino", torna con "Invictus" ad occuparsi del tema dell’integrazione, esplorando anche la vendetta nella sua negazione, e mettendo da parte il cinismo intreccia in una doppia partita -quella politica e quella sportiva- le figure di due leader: Mandela e il capitano Pienaar. La maestria di Eastwood, una volta di più, si esprime nel rigore morale e tecnico e nell’onestà artistica di un’opera che fonde azione, eccitazione agonistica, carattere politico, biopic e tematica sociale in un'asciuttezza formale e intellettuale che non nasconde la viva ammirazione nei confronti di Mandela. L’impianto è classico e robusto, spartano nel più efficace dei modi eppure epico. E malgrado si conosca fin dall’inizio l’esito della storia, non c’è modo di sottrarsi alla forza di uno spettacolo che coinvolge e trascina verso il tifo vero, quello che spinge a sperare con tutti i nervi che i giocatori segnino la meta della vittoria e che l’arbitro fischi subito la fine della partita.

Invictus - Morgan Freeman

Morgan Freeman nei panni di Mandela è l’incarnazione della più autentica realizzazione professionale. L’incontro tra un attore e il SUO personaggio, anche nelle carriere più fortunate e ricche di successo, può non avvenire mai. Il fatto che Freeman abbia avuto un simile privilegio potrebbe limitarsi ad una sua soddisfazione personale, ma per nostra immensa fortuna in questo caso l’incontro tra lui e il SUO personaggio si concretizza in un’esplosione visiva che diventa esperienza collettiva. Un ritratto unico, malinconico, solitario eppure vitalissimo.

Invictus - Matt Damon

Matt Damon, nei panni del capitano di rugby, non si lascia oscurare e combatte una delle sue partite più riuscite mettendo su una massa muscolare impressionante e lavorando duramente sull’understatement. Giustamente “Ispirato” direbbe forse Madiba.


Per saperne di più
Clint Eastwood il rugby e Mandela
Il Trailer del film