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Venezia 68, tutti gli uomini di Polanski

Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly parlano della loro esperienza sul set di un grande maestro, l'assente Roman Polanski

Carnage - John C. Reilly, Kate Winslet, Christoph Waltz

01.09.2011 - Autore: Marco Triolo, nostro inviato al Festival di Venezia
“Questo è cinema puro. Sul set avevamo una sola cinepresa. Ecco perché tutti noi amiamo Roman Polanski”. Parola di Christoph Waltz, il talentuoso signor Nessuno che dopo una straordinaria performance (e l'Oscar) in “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino è assurto di punto in bianco al ruolo di star internazionale. Dopo aver interpretato un paio di film discutibili, “The Green Hornet” e il prossimo “I tre moschettieri 3D”, è tornato con un ruolo che sembra fatto apposta per uscire dalla nicchia del “cattivone” in cui si stava auto-incastrando. Meno male, davvero.

Waltz è giunto a Venezia insieme alle co-star di “Carnage”, Kate Winslet e John C. Reilly, e alla sceneggiatrice nonché autrice della pièce originale “Le dieu du carnage”, la franco-irano-ungherese Yasmina Reza. Assenti invece Jodie Foster e, naturalmente, il regista Roman Polanski, che come sappiamo si trova in una situazione alquanto problematica. Ma “solo perché non è qui fisicamente – interviene Waltz – questo non significa che Roman non ci sia. Il suo spirito è la sua essenza sono qui, nel suo film”. E bisogna dire che il regista de “L’inquilino del terzo piano” ha messo insieme un cast notevole, con cui è un piacere parlare: “Ho visto Roman quest’estate in Svizzera, e mi ha detto quanto sia orgoglioso del suo cast”. “Anche se nel film ci comportiamo tra noi in maniera aggressiva – conferma Reilly – dietro le quinte eravamo incredibilmente cooperativi. Roman ha detto di non aver mai lavorato prima con attori così affiatati”.

Il passaggio dal teatro al cinema è sempre difficile, perché, anche se i due linguaggi sembrano simili, si basano su due concezioni dello spazio totalmente opposte. “La pièce è scritta in tempo reale – spiega la Reza – e Roman mi ha detto che era precisamente quello che gli interessava. Fare un film nello stesso formato è una bella sfida, perché poi in montaggio hai una serie di restrizioni, ad esempio è impossibile alterare la sequenza delle scene. C’è stato sicuramente un lavoro di adattamento, abbiamo aggiunto scene e tagliato alcuni dialoghi troppo teatrali, e poi cambiato l’inizio e il finale. Ma le modifiche sono davvero poche”. “Roman ha una forza vitale incredibile, è stato un vero onore poter lavorare con lui – aggiunge la Winslet – ed è molto orgoglioso di questo film”.

Parlando di genitori, “Carnage” non può non toccare profondamente anche il cast: “Quello che succede nel film è un esempio estremo delle conversazioni che molti genitori fanno – confessa Reilly – E’ capitato anche a me, ma mai in modo così grave”. “Essere genitore non è diverso per le celebrità. I nostri figli sono come tutti gli altri bambini, ed è un piacere poter ridere di questo argomento, perché a volte è comico osservare gli atteggiamenti protettivi degli altri genitori”, gli fa eco Kate Winslet. L’ultima battuta è per Waltz: “Ho il piacere di dire che se una cosa del genere fosse capitata a me, se uno dei miei figli avesse cioè ferito un altro ragazzo, sarebbe stato denunciato lui stesso, e a me sarebbe solamente toccato andarlo a trovare in prigione. I miei figli sono abbastanza grandi per questo!”.

Carnage” uscirà in Italia il 16 settembre, distribuito da Medusa.

Per saperne di più:
Leggete il listino delle uscite Medusa

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