Gli attori che non erano la prima scelta ma hanno ottenuto la parte

Riuscite a immaginare qualcun altro nei panni di Sebastian e Mia in La La Land, se non Ryan Gosling ed Emma Stone? Eppure i due attori non erano le prime scelte del regista Damien Chazelle, che avrebbe inizialmente voluto Miles Teller e un'altra Emma, la Watson. Su Teller cambiò idea in corsa, perché il film si sviluppò in modo tale che il regista decretò l'amico (e protagonista di Whiplash) non più adatto per il ruolo. Nel caso della Watson, l'attrice rifiutò perché impegnata con La bella e la bestia. Il resto è storia.

Questo è solo uno dei tanti casi in cui attori che non erano le prime scelte hanno comunque ottenuto una parte e hanno fatto un figurone. Scopriamo gli altri più famosi...

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Ed Harris, interprete di Christof, il regista del Truman Show, non era la prima scelta di Peter Weir, che aveva invece scritturato Dennis Hopper nel ruolo. Ma, a detta di Hopper, il produttore Scott Rudin lo odiava talmente tanto (per ragioni a lui ignote) da aver stipulato un patto con Weir: se non gli fosse piaciuta la performance dell'attore nel primo giorno di riprese, lo avrebbe licenziato, e così fu. Hopper ci rimase male, perché aveva anche fatto ricerche per preparare la parte. Harris, invece, fu chiamato a riprese già iniziate e non ebbe tempo per studiare il ruolo. Ma, in retrospettiva, ha dichiarato che fu per lui una benedizione, perché lo costrinse a fidarsi dell'istinto.

Mentre Paul Walker fu la prima scelta per il ruolo di Brian O'Conner in Fast and Furious, Vin Diesel fu chiamato solo in un secondo momento quando Timothy Olyphant, l'attore voluto dal produttore Neal H. Moritz, rifiutò la parte di Toretto. "La cosa più fortunata che ci sia mai capitata", ha dichiarato in seguito Moritz.

Jodie Foster e Kristen Stewart sono perfette nel ruolo di madre e figlia in Panic Room, ma David Fincher ha rivelato che voleva ben altre attrici all'inizio. Nel cast della Stewart, fu lui stesso a cercare una sostituta, perché la prima scelta (che si dice fosse Hayden Panettiere di Heroes) non gli andava a genio (anzi, era talmente femminile che lo irritava proprio). Quando vide la Stewart in un video-provino e in una pubblicità, apprezzò la sua qualità da maschiaccio e la scritturò. Al posto della Foster doveva invece esserci Nicole Kidman, che però si infortunò al ginocchio e dovette mollare.

Joel Coen deve alle riprese di Blood Simple l'incontro con la sua futura moglie (e collaboratrice di lunga data) Frances McDormand, ma se le cose fossero andate come inizialmente intendevano i fratelli Coen, la McDormand forse non sarebbe mai entrata nelle loro vite. Perché i due aveva proposto il ruolo di Abby a Holly Hunter, dopo averla vista recitare a teatro. Ma la Hunter non poteva per via di un altro impegno teatrale, e fu lei stessa a proporre ai due la sua co-inquilina Frances...

Inizialmente, avrebbe dovuto essere Tom Hardy a interpretare Rick Flag in Suicide Squad, ma i ritardi nella lavorazione di Revenant lo costrinsero a cedere il ruolo a Joel Kinnaman, che comunque ha fatto un discreto lavoro in un film che aveva ben altri problemi e che fu stroncato dalla critica. Alla fine, Hardy ha anche ricevuto una nomination all'Oscar per Revenant, quindi dopo tutto ha fatto la scelta giusta.

Sergio Leone non avrebbe voluto Clint Eastwood in Per un pugno di dollari, e ora sembra impossibile da pensare. Ma in effetti il regista considerò svariati attori più o meno famosi - Rory Calhoun, Henry Silva, Eric Fleming, Frank Wolfe e le star Henry Fonda, Charles Bronson e James Coburn - prima di selezionare Eastwood dopo aver visto un episodio di Rawhide. La scelta si rivelò perfetta e diede il via alla carriera di uno dei più grandi attori e registi della storia del cinema. Ma il vero motivo che convinse Leone a scritturare Clint? Gli altri attori chiedevano troppo.

Mentre preparava Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Mel Brooks cercava un attore veterano di una certa età per interpretare l'ubriacone Jim. Arrivò persino a mostrare il copione a John Wayne, che lo trovò esilarante ma non se la sentiva di dire così tante parolacce sul grande schermo. Tra gli attori considerati, anche l'interprete di musical Dan Dailey e il presentatore di talk show Johnny Carson. Infine, Brooks scelse l'attore Gig Young, che dovette però mollare per via di problemi di alcolismo (ironia della sorte). Gene Wilder, che aveva già chiesto da tempo di poter fare un provino, ottenne infine la parte. "Cercavo un vecchio alcolista - ha detto in seguito Brooks - trovai un giovane ebreo di New York. E fu magnifico".

La performance di James McAvoy in Split è realmente memorabile, eppure l'attore non era la prima scelta di M. Night Shyamalan. Il regista avrebbe voluto Joaquin Phoenix, ma "gli dei del cinema" glielo impedirono, perché Phoenix era già impegnato con un altro film. McAvoy, la seconda scelta, era ugualmente impegnato, ma poi si liberò in tempo per accettare.

Casey Affleck ha vinto un meritato Oscar grazie a Manchester by the Sea, segno che era destinato a interpretare il ruolo di Lee Chandler. Ma inizialmente avrebbe dovuto essere Matt Damon a dirigere e interpretare il film. L'attore aveva ideato il soggetto con John Krasinski e aveva poi incaricato Kenneth Lonergan di scrivere la sceneggiatura. Ci vollero tre anni a Lonergan per completare lo script, e a quel punto Damon non poteva più dirigerlo. Scelse inizialmente di restare come attore, ma infine dovette cedere anche la parte, e decise di cederla al suo caro amico Casey Affleck.