
Dieci ruoli che dovevano lanciare carriere, ma le hanno stroncate

Hayden Christensen - Star Wars Episodio II e III
George Lucas e la casting director Robin Gurland assistettero ai provini di 1.500 baldi giovani prima di affidare il ruolo di Anakin Skywalker in Star Wars - Episodio II: L'attacco dei cloni a Hayden Christensen. Attore relativamente sconosciuto, Christensen ebbe la grande occasione della vita. E non fu colpa sua se la cosa non funzionò: i film vennero universalmente stroncati, lui era totalmente inadatto alla parte e Lucas non è abile a dirigere gli attori, dunque non poteva salvare la baracca.
Non è l'unico caso di un grande ruolo - quello che in gergo viene chiamato Big Break - con la promessa di una carriera luminosa stroncata però sul nascere. Vediamone altri...
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Topher Grace - Spider-Man 3
Veniva direttamente dalla sit-com That '70s Show Topher Grace, quando fu scelto per interpretare Eddie Brock, alias il villain Venom, in Spider-Man 3. L'attore mollò la sit-com, di cui era il protagonista, per iniziare la sua fulgida carriera a Hollywood. Ironia della sorte, molti all'epoca lo vedevano come il Peter Parker ideale e invece venne preso a fare la versione malvagia del personaggio. Ci poteva stare. Ma Spider-Man 3, per quanto di successo, fu talmente detestato da chiudere la saga di Sam Raimi. E da allora la carriera di Topher Grace non è mai realmente partita come lui sperava.

Brandon Routh - Superman Returns
Quando Bryan Singer ricevette l'incarico di dirigere Superman Returns, scandagliò Hollywood per trovare un attore sconosciuto che ricordasse Christopher Reeve, perché il suo film doveva essere un sequel dei primi due Superman. Lo trovò in Brandon Routh, ma lo scarso successo del film spinse la Warner Bros. a un ulteriore reboot. E Routh divenne una vittima collaterale della cosa, anche se c'è da dire che non fece una grande impressione nel ruolo. Oggi interpreta regolarmente un altro eroe DC, Atom, nella serie TV Legends of Tomorrow. Ma Superman avrebbe dovuto essere il primo passo verso una carriera nel cinema e una lunga serie di film con lui protagonista.

Sam Worthington - Avatar
Dopo aver fatto di Leonardo DiCaprio e Kate Winslet delle star con Titanic, James Cameron pensò di riprovarci con Avatar, scegliendo il signor nessuno Sam Worthington. Avatar divenne il più grande successo della storia del cinema, ma la carriera di Worthington non è mai decollata, dopo Terminator Salvation, Scontro tra Titani e il suo orrendo sequel, La furia dei Titani. Ultimamente lo abbiamo visto in La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson in un ruolo minore e nella serie Netflix Manhunt: Unabomber. I sequel di Avatar potrebbero ancora salvargli la vita.

Elizabeth Berkley - Showgirls
Quando Elizabeth Berkley ottenne il ruolo da protagonista in Showgirls di Paul Verhoeven, probabilmente pensava che si sarebbe lasciata alle spalle l'immagine di brava ragazza della serie Bayside School e avrebbe incontrato la fortuna in ruoli importanti a Hollywood. Ma si sbagliava: Showgirls è forse il peggiore film del regista di Robocop e non fu certamente in grado di lasciare una buona impressione e trasformare la sua protagonista in una star. Come se il film non fosse mai arrivato, la Berkley si ritrovò di nuovo in TV dopo pochi altri ruoli al cinema.

Casper Van Dien - Starship Troopers
Ancora Verhoeven, ancora una potenziale star lasciata a piedi. Il povero Casper Van Dien pareva la next big thing quando tutti attendevano l'uscita di Starship Troopers. Ma la raffinata satira su guerra e regimi totalitari, mascherata da grosso film d'azione hollywoodiano, si dimostrò persino troppo raffinata per il grande pubblico. Van Dien, da allora, è rimasto incastrato nel cinema direct-to-video ed è anche apparso in uno dei sequel di Starship Troopers usciti direttamente in DVD.

Alex Pettyfer - Sono il numero quattro
Sono il numero quattro avrebbe dovuto dare il via all'ennesimo franchise Young Adult, ma il successo non fu tale da portare alla conferma della saga. Alex Pettyfer, star speranzosa del film, non ha più ottenuto un'occasione simile e la sua carriera, dopo il fallimento di Beastly, versione teen de La bella e la bestia, è rimasta lì a galleggiare in un limbo da cui l'attore e modello non sembra ancora in grado di uscire.

Taylor Kitsch - John Carter
La sfortuna in sala di John Carter, costosissimo blockbuster Disney tratto dai romanzi fantasy di Edgar Rice Burroughs, decretò anche la sfortuna di Taylor Kitsch. Va detto che l'attore non era una grande scelta per il ruolo dell'eroico John Carter, ma l'insuccesso del film non è colpa sua. Da allora, l'attore ha continuato a lavorare senza mai diventare la star che ci si aspettava. Eppure ha avuto un ottimo ruolo nella seconda stagione di True Detective (per il resto odiata dai più) e pian piano sta ricostruendosi un nome.

Jack Huston - Ben-Hur
Il remake di Ben-Hur di Timur Bekmambetov è uno dei film peggio recensiti del 2016 e fu anche un flop considerevole. Non stupisce, dunque, che il suo protagonista, Jack Huston, non sia esploso come forse speravano sia lui che la Universal. Presto lo vedremo in The Irishman di Martin Scorsese, ma non è certo lui la star di quel film...
Jake Lloyd - Star Wars - Episodio I: La minaccia fantasma
Prima di colpire Hayden Christensen, la maledizione di Star Wars si era abbattuta già sul povero Jake Lloyd, chiamato a interpretare Anakin Skywalker nel primo capitolo della trilogia prequel. Una combinazione di incapacità di Lucas nel lavorare con i bambini e inadeguatezza di Lloyd portarono a un risultato disastroso (vedere la faccetta dell'immagine). Da allora, Lloyd non ha più combinato nulla e, anzi, pare che l'eccessiva esposizione mediatica dovuta al film gli abbia lasciato un danno permanente, spingendolo a un'esistenza difficile (e a un recente arresto).