
Dieci anni del James Bond di Daniel Craig in dieci scene memorabili

Le dieci scene migliori del James Bond di Daniel Craig
Sono passati dieci anni da quando Casino Royale atterò nelle nostre vite spazzando via il ricordo dello 007 di Pierce Brosnan, e imponendo un nuovo James Bond: quello ruvido, rabbioso e implacabile di Daniel Craig. Un Bond moderno, al passo coi tempi, forse più vicino che mai alle pagine di Ian Fleming.
Di recente, dopo il non riuscitissimo Spectre, Craig è tornato a parlare di Bond rimangiandosi molte delle cattiverie che aveva detto in passato e sostenendo di voler tornare al ruolo. Questi dieci anni trascorsi con lui saranno dunque, probabilmente, solo i primi dieci anni del suo regno. Celebriamoli, scoprendo le scene migliori dei suoi 007.
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Licenza di uccidere - Casino Royale
L'incipit dei film di Bond - in gergo "Cold Open" - è materiale da storia del cinema. Quello di Casino Royale mantiene alta la tradizione e mostra, per la prima volta, il momento esatto in cui Bond ottiene la sua licenza di uccidere "Double 0". Martin Campbell filma tutto in un bianco e nero sgranato che a malapena nasconde la brutalità della sequenza. Un nuovo Bond era nato.

L'inseguimento nel cantiere - Casino Royale
Subito dopo l'apertura da antologia, Casino Royale raddoppia la posta in gioco con una sequenza, ambientata in Madagascar, in cui Bond insegue un sospetto terrorista (il campione di parkour Sebastien Foucan) attraverso un cantiere e, infine, su una gru a decine di metri d'altezza. Una scena letteralmente mozzafiato, ancora una volta brutale ma orchestrata alla perfezione e con stunt veri, come da tradizione. Modernità e classicità fuse in un grande momento di cinema action.

La sequenza dell'aeroporto - Casino Royale
Sembra incredibile, ma tutte le sequenze finora citate avvengono nel primo atto di Casino Royale, che si chiude con un inseguimento apocalittico sulla pista di un aeroporto tra Bond e il bombarolo Claudio Santamaria, intenzionato a far saltare in aria un nuovo aeroplano. Una scena paragonabile a un carro armato costruito per piallare la sensibilità degli spettatori e aprire la strada alla nuova era bondiana: missione compiuta!

Torture Bond - Casino Royale
Tra i meriti di Casino Royale c'è anche quello di aver rivisto molti classici cliché dei film di Bond, tra cui quello della tortura dell'agente. Ancora una volta è all'insegna del "realismo" più brutale che Campbell orchestra la tortura operata da Le Chiffre (Mads Mikkelsen): niente tavoli metallici e laser puntati su 007, ma piuttosto una sedia, una semplice corda e un plausibile danno permanente agli organi riproduttivi di Bond. Una delle sequenze più dolorose da guardare, per un uomo.

L'inseguimento iniziale - Quantum of Solace
Sarà anche il meno riuscito dei Bond di Craig, ma Quantum of Solace nasconde qualche sequenza memorabile. Come quella iniziale, in cui l'agente, a bordo della sua Aston Martin, viene inseguito dai cattivi (e dai Carabinieri) sulle strette stradine e nelle gallerie che costeggiano la sponda bresciana del Lago di Garda. Una sequenza che quasi costò la vita a uno stuntman, testimonianza di quanto "reale" fosse l'azione sul set.

Il duello sulle impalcature - Quantum of Solace
Un inseguimento a piedi sui tetti di Siena si complica quando Bond e l'inseguito, un agente della Quantum, si schiantano attraverso una finestra cadendo sulle impalcature di un antico palazzo in restauro. Segue un duello coreografato a regola d'arte in cui, all'ultimo, Bond riesce ad avere la meglio, afferrare la sua pistola e sparare direttamente in camera in uno degli shot più iconici di tutta la saga Bond/Craig.

In moto e in treno - Skyfall
Ancora una volta è il Cold Open a restare impresso: Skyfall si apre con un pezzo di bravura di Sam Mendes, che fonde la classicità di Bond con l'approccio brutale della nuova saga, in una scena in cui Craig si lancia all'inseguimento in sella a una moto per le strade di Istanbul. Il tutto culmina con una zuffa sul tetto di un treno in corsa - puro Bond.

Il combattimento a Shanghai - Skyfall
Per la sua prima escursione nella saga di Bond, Mendes scelse come direttore della fotografia il grande Roger Deakins (storico collaboratore dei Coen). Il suo occhio sopraffino emerge nella scena in cui Bond si reca a Shanghai per seguire una pista e si ritrova ad affrontare un agente nemico in un palazzo di vetro a un'altezza spaventosa, mentre sullo sfondo si agitano animazioni luminose che rendono Bond e il suo avversario pure silhouette in azione.

Lo scontro finale - Skyfall
Quando Bond raggiunge il castello di Skyfall, l'omonimo film si trasforma in un incrocio tra Cane di paglia e Commando, con 007 ed M pronti a tutto pur di fermare gli sgherri di Silva (Javier Bardem). Tra trabocchetti e corpo a corpo in spazi ristretti, il film raggiunge l'apice emotivo ed action nello stesso momento, con Bond che lotta per la sua vita nella tenuta di famiglia sulle Highland scozzesi.

Città del Messico - Spectre
Spectre ha certamente deluso le aspettative di molti, che speravano in una replica della formula magica di Skyfall. Eppure, Mendes è pur sempre Mendes e, anche in un film così diseguale, è riuscito a infilare qualche scena degna di nota. In questo caso, ancora una volta, il Cold Open in cui Bond deve freddare un obbiettivo a Città del Messico, nel bel mezzo del Dia de Muertos. La produzione chiuse svariate strade e assunse centinaia di comparse, ricompensando poi i proprietari di negozi per i danni economici subiti. Ma ne valse la pena: nella scena potrete vedere la facciata di un palazzo crollare e, infine, un duello in elicottero davvero impressionante. Forse il punto più alto del film.