
Alien: le cose più bizzarre avvenute sui set della saga

Gli aneddoti più bizzarri della saga di Alien
Lo scorso mese ha visto l'uscita dell'ultimo capitolo della saga di Alien, Alien: Covenant. Ma la serie va avanti ormai da quasi quarant'anni e ha coinvolto registi e cast di grande talento nei suoi quattro capitoli storici, Alien, Aliens - Scontro finale, Alien 3 e Alien - La clonazione. Parecchi sono gli aneddoti bizzarri avvenuti dietro le quinte di queste produzioni, che non sempre hanno proceduto col vento in poppa e senza intoppi. Scopriamo alcune delle cose più imprevedibili avvenute sui set dei quattro film...
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Nessuno sapeva del chestburster
Una delle scene più celebri del primo Alien è quella in cui il povero John Hurt "dà alla luce" lo xenomorfo sotto forma di "chestburster", il mostriciattolo che fuoriesce dal suo torace. Per ottenere una reazione viscerale e realistica da parte del cast, Ridley Scott non specificò come la scena si sarebbe svolta. La sceneggiatura diceva solamente che il mostro sarebbe "emerso". I litri di sangue e le interiora di animali (vere) non erano previsti dagli attori. Veronica Cartwright fu investita da un fiotto di sangue e svenne. La reazione fu molto simile a quella del pubblico nelle sale: la scena sconvolse molta gente e spinse alcuni spettatori a lasciare le proiezioni.

John Hurt e Veronica Cartwright quasi finirono avvelenati
Durante le scene ambientate su LV-426, quelle in cui gli attori indossano pesanti tute spaziali, John Hurt e Veronica Cartwright rischiarono di morire avvelenati dall'aerosol che fuoriusciva dai tubi all'esterno della tuta. Un tubo perdeva e l'aerosol iniziò ad accumularsi all'interno del casco, anziché fuori da esso. Per fortuna che gli attori se ne accorsero in tempo, perché altrimenti le cose avrebbero preso una brutta piega.

Veronica Cartwright pensava di interpretare Ripley
Veronica Cartwright era convinta che avrebbe interpretato Ripley nel film, perché aveva fatto il provino per quel personaggio. Nessuno le aveva più detto niente, a parte che era stata presa. L'attrice preparò dunque la parte e scoprì che non era la sua solamente sul set, quando fu chiamata per provare il costume di Lambert. Nemmeno il suo agente ne sapeva nulla. Ma la Cartwright si adattò rapidamente e giunse ad apprezzare molto il ruolo.

James Cameron litigò con la troupe inglese di Aliens
L'americano James Cameron, determinato a dimostrare di valere quanto Ridley Scott, impose una tabella di marcia molto dura alla troupe di Aliens - Scontro finale. Ma, poiché il film si girava in Inghilterra, dovette fare i conti con i sindacati locali, che avevano stabilito due pause tè durante la giornata lavorativa. La troupe inglese arrivò quasi a scioperare, e occorse un incontro a porte chiuse tra lavoratori e regista per trovare un compromesso e procedere con le riprese.

Michael Biehn entrò nel cast di Aliens a riprese iniziate
Inizialmente, l'attore James Remar era stato scritturato nel ruolo di Hicks in Aliens. Ma l'attore fu licenziato perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti, e sostituito all'ultimo secondo con Michael Biehn, già interprete di Kyle Reese in Terminator. Remar avrebbe ammesso, più avanti, che il suo problema aveva raggiunto livelli effettivamente intollerabili. La scusa, allora, fu che avesse dovuto lasciare per un'emergenza di famiglia.

Il trucco del coltello di Bishop fu improvvisato
Lance Henriksen eseguì personalmente il trucco con il coltello nella famosa scena di Aliens, ma avrebbe dovuto eseguirlo su se stesso. Fu con grande sgomento di Bill Paxton che, con il permesso di Cameron, Henriksen gli bloccò la mano e iniziò ad agitare la lama intorno a essa. Cameron chiese anche un secondo ciak, nonostante il trucco fosse riuscito perfettamente la prima volta. Al secondo tentativo, Henriksen ferì il collega a un dito, ma senza conseguenze serie.

Alien 3 e il pianeta di legno
Indecisa su che direzione prendere con Alien 3, la Fox assunse il regista Vincent Ward. La storia si sarebbe svolta su un pianeta prigione in cui Ripley si sarebbe ritrovata suo malgrado. Ma Ward decise di riscrivere la sceneggiatura di sua iniziativa, cambiando la prigione in un monastero situato su un pianeta di legno. Ovviamente la Fox non gradì e lo licenziò, assumendo poi David Fincher.

Fincher fu licenziato e riassunto tre volte durante la lavorazione di Alien 3
David Fincher oggi è un nome di spicco a Hollywood, ma all'epoca di Alien 3 era un esordiente. Il regista ha rivelato a The Guardian di essere stato licenziato tre volte durante la lunga lavorazione (due anni), e ogni volta riassunto. "Un sacco di gente odia Alien 3, ma nessuno lo odia quanto me", ha dichiarato. La produzione fu molto travagliata, a causa di una sceneggiatura non finita e dei continui screzi tra Fincher e lo studio, che non voleva sentire nessuna delle sue ragioni.

Joss Whedon scrisse cinque finali per Alien - La clonazione
Pochi ricordano che fu Joss Whedon, creatore di Buffy e futuro regista di The Avengers, a scrivere Alien - La clonazione. Lo sceneggiatore e studio ebbero parecchio da ridire sul finale. Nell'idea originale di Whedon, il film terminava con uno scontro tra Ripley e l'ibrido umano/xenomorfo in una foresta sulla Terra. Ma la Fox non voleva che Ripley atterrasse e così Whedon scrisse altri tre finali diversi, in cui lo scontro avveniva in una discarica, un reparto maternità e un deserto. Infine, la Fox decretò di far avvenire lo scontro sull'astronave, e una scena tagliata ci rivela il quinto finale, ancora una volta scartato: l'astronave Auriga atterra in una Parigi distrutta e Ripley e Call (Winona Ryder) escono all'aria aperta, finalmente.