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Battleship - La nostra recensione

Peter Berg clona Michael Bay nella brutta copia dei Transformers

Battleship - Taylor Kitsch, Rihanna

13.04.2012 - Autore: Marco Triolo
L'essenza di “Battleship” si può riassumere prendendo come esempio gli alieni che minacciano la Terra nel film: nessuno li voleva, ma loro sono arrivati lo stesso, hanno fatto un po' di casino fracassando qua e là e poi se ne sono andati.

Battleship recensione Rihanna Liam Neeson - Taylor Kitsch e Tadanobu Asano
Leggete l'intervista a Peter Berg

Battleship”, più che un film, è un commercial di due ore sui giochi da tavolo Hasbro, nato dal patto tra la famosa casa di produzione di giochi e la Universal. Un accordo che ha già dato alla luce la saga dei “Transformers” di Michael Bay, di cui “Battleship” è una sorta di epigono ambientato nel Pacifico anziché in una grande città. Certo, date le premesse, il film sarebbe potuto venire molto peggio. Ma è anche vero che si tratta di un prodotto estremamente derivativo, in cui ogni dettaglio – la tecnologia di “Transformers”, gli alieni che sembrano i soldati di “Halo” – è copiato da qualche predecessore.

Berg decide di imitare spudoratamente Bay: dal gusto per l'immagine patinata, bagnata dalla luce dorata di un perenne tramonto, ai ralenti a pioggia, alla scelta di una schiera di interpreti tutti bellissimi e fotografati come se fossero degli dei greci (e non a caso, Brooklyn Decker, una dei protagonisti, è una super-modella). In mezzo a tutto questo, c'è posto anche per fastidiosi spottoni patriottici della Marina (che sembrano usciti da “Alex l'ariete”) e personaggi disillusi ma pronti a dimostrare il loro eroismo in battaglia. Possibilmente al ralenti.

Battleship recensione Rihanna Liam Neeson - Kitsch con Brooklyn Decker

Il film alterna alcuni momenti divertenti ad altri francamente inutili (come una lunga partita a calcio tra marina americana e giapponese), e soffre per un lunghissimo primo atto in cui non succede nulla e il ritmo latita. Taylor Kitsch regge bene e conferma, dopo “John Carter”, di essere un protagonista carismatico e auto-ironico, mentre Liam Neeson intasca i soldi e si dà alla macchia. Rihanna fa quel che può, ma non ha abbastanza spazio per lasciare il segno. La trama, ovviamente, è assente, e non si riesce mai a capire quali siano il piano o le motivazioni degli alieni, che passano da cattivi a indifferenti a seconda della scena. La trovata per includere nel film le regole del gioco originale è simpatica, ma non basta a dare senso a un'operazione sbagliata in partenza.

Battleship” è distribuito in Italia da Universal. Qui potete vedere il trailer.