25 ottobre 2009, un giorno che passerà alla storia: quello in cui Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis si sono riuniti davanti la macchina da presa per girare un’unica sequenza di “I mercenari - The Expendables”. Una scena di cui Sly Stallone (regista, sceneggiatore e protagonista del film) non ha mai fatto mistero, lasciandola intravedere all’inizio del trailer.

Girata nell’arco di sei ore, la scena è uno dei momenti iniziali della pellicola: Willis interpreta Mr. Church, misterioso uomo d’affari che commissiona al nostro Sly la missione del film. Il Governatore Schwarzy, invece è Trench, ex mercenario e concorrente del protagonista. E se pensate che tre icone action bastino e avanzino per fare un film di questa portata, ripensateci… “I mercenari” è un film molto personale per Sly, una sua versione di “Quella sporca dozzina”: “Se i personaggi di quel film fossero riportati sullo schermo, sarebbero proprio così”.

Al fianco di Sly (che nel film interpreta Barney "The Schizo" Ross, leader di un gruppo di mercenari), troviamo Jason Statham (nei panni di Lee Christmas, esperto in combattimento corpo a corpo e armi affilate), Jet Li (in quelli di Yin Yang, specialista di arti marziali), Terry Crews (è Hale Ceasar, addetto alle armi da fuoco), Randy Couture (Toll Road, esperto in demolizioni) e Mickey Rourke (è Tool, colui in grado di fornire qualunque cosa al gruppo). La loro missione sarà quella di rovesciare il regime dittatoriale in una regione del Sudamerica, ma dovranno vedersela contro soldati pronti a tutto, poliziotti corrotti (uno dei quali interpretato da Eric Roberts) e con Dolph Lundgren in persona! Proprio così, l’ex Ivan Drago di “Rocky IV” tornerà a combattere contro Stallone nei panni di Jensen, una volta membro degli Expendables che, però, ha preferito i soldi all’onore.

Ed è lo stesso Lundgren a dichiarare tutto il rispetto per il suo regista: “Perfino James Cameron avrebbe fallito nel portare in scena questa storia. Per fare un film così, c’è bisogno di Sly Stallone, perché altrimenti ci sarebbe stata tanta rivalità sul set. Ma quando sei davanti a Stallone, lui è il capo e mette tutti in riga”. Gli fa eco Jason Statham, eroe action contemporaneo che afferma: “Sly è uno dei tizi più divertenti che io abbia mai conosciuto e ha dei grandissimi tempi comici. Nel film ci scambiamo tante frecciate: io vengo scaricato dalla mia ragazza e lui mi dice di essere un uomo e crescere. Il suo scopo non era affatto quello di fare un film su eroi indistruttibili e robotici”.

“Proprio così – continua Stallone - Questo film è più vicino a Rocky che a Rambo. Mettere in scena un eroe taciturno può essere un errore. Ecco perché Rocky funziona così bene, perché non smette mai di palare anche con se stesso, nonostante possa sembrare assurdo. Penso che quando c’è un duro che mette a nudo la sua anima, tutto funzioni meglio. Ognuno di questi attori ha avuto una propria carriera. Si tratta di personalità che devono essere nutrite e questo mi ha costretto a scrivere come se fossi la loro voce. Per questo ho scritto almeno un centinaio di stesure del copione”.

E quindi cosa aspettarci da “The Expendables”? “Non un film violento come ‘Rambo’, al posto della violenza ho inserito l’ironia” – continua Stallone, affermando che il segreto del suo film è stato mettere in scena le avventure di un gruppo di duri capaci di uccidere con un solo pollice, ma che non possono fare a meno l’uno dell’altro talmente si vogliono bene. “Gli eroi action sono cambiati – conclude il regista - Ci sono quelli nuovi che non possono fare a meno degli effetti speciali, ma adesso possiamo anche tornare ai veri alphamale, eroi tutto muscoli che però dovranno scontare le conseguenze di questa nuova era”.
Costato ottantacinque milioni di dollari, “I mercenari - The Expendables” (lett: I sacrificabili) arriverà nelle sale dal 1 settembre distribuito da 01.
Per saperne di più
Leggete la nostra intervista con l’attore e regista
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