

Che fine hanno fatto i Morgan?

Maryl e Paul, una coppia della New York più agiata, è in crisi. Ma i problemi sentimentali sono nulla in confronto a quanto i due dovranno affrontare: trovandosi testimoni di un omicidio, diventano bersaglio di un killer di professione. Per proteggere i testimoni, i Federali sradicano i Morgan dall'amata New York e li nasconodono in una piccola cittadina del Wyoming, dove la loro relazione disastrata rischi definitivamente il collasso. A meno che, nella nuova vita libera dal BlackBerry, i Morgan non riescano a rilassarsi e riaccendere la passione...

di Federica Aliano
Prendete una coppia di newyorkesi, separati perché lui ha tradito lei, con due carriere lanciatissime e cronicamente workaholic. Togliete loro palmare, collegamento internet, fancy restaurants
e shopping di lusso e confinateli in una casa sperduta in mezzo al
nulla, nel Wyoming, insieme a una coppia sposata all'interno della
quale lui è lo sceriffo e lei è quella fissata con i fucili.
Divertimento quanto basta, umorismo garbato quanto basta... Ma seguire
pedissequamente la ricetta per un buon film, non sempre porta al
risultato ottimale. Ora, accantoniamo per un attimo il fatto che Hugh Grant come newyorkese stressato non è credibile, e concentriamoci sull'alchimia che si sarebbe potuta creare grazie a lui e Sarah Jessica Parker nella stessa pellicola.
Già, perché "Che fine hanno fatto i Morgan?"
gli ingredienti per essere una buona commedia romantica, per di più
esilarante, li aveva tutti. I protagonisti sono una coppia di sex
symbol non più giovanissimi, ma che abbracciano un pubblico di ogni
sesso ed età; i comprimari sono due attori eccezionali che rispondono
ai nomi di Sam Elliott e Mary Steenburgen (57 anni meravigliosamente portati); l'intreccio è di quelli che fanno ridere già solo all'idea... e allora cosa non va?
Il punto è che sia Hugh che Sarah sono
attori dai tempi comici troppo simili per farsi da spalla. Primedonne
come pochi altri nell'odierno star system, hanno entrambi l'abitudine
di fare quelle adorabili smorfiette e faccine, quell'alzata di
sopracciglio irresistibile prima di pronunciare la battuta, che però,
se non viene ben sfruttata da una sapiente regia e dei tagli di
montaggio ad hoc, rallenta il ritmo fino all'inverosimile. E a nulla
valgono i grizzly e le idiosincrasie da cittadini vegetariani, i
muscoli rilassati di lui che non riesce a spaccare la legna e il
bisogno di shopping compulsivo di lei, se poi tra una battuta e l'altra
ci sono quei tre secondi di silenzio che ammazzano lo humor.
E anche se alcune battute e determinate situazioni risultano alquanto
telefonate agli spettatori (forse di più alle spettatrici) che queste
commedie rosa le mangiano per colazione la mattina, c'è da rendere
merito a un finale non sdolcinato, non scontato, non troppo edulcorato
ed eccessivamente moralista che qui non riveliamo. Sarebbe stato fin
troppo facile. Un newyorkese resta sempre un newyorkese - grazie al
Cielo! - anche se impara come ci si comporta alla presenza di un
grizzly e si abitua a giocare a Bingo nella sala comunale.
"Che fine hanno fatto i Morgan?" sarà distribuito dalla Sony Pictures a partire dal 19 febbraio.
Per saperne di più
Il trailer di Che fine hanno fatto i Morgan?
Guardate la fotogallery del film