To Rome with Love

To Rome With Love - Locandina

To Rome with Love di Woody Allen è un film su persone che hanno avventure che cambieranno per sempre la loro vita. Il famoso architetto John è in vacanza a Roma, dove ha vissuto nel corso della sua giovinezza. Passeggiando nel suo vecchio quartiere incontra Jack, un giovane abbastanza simile a lui. Mentre osserva Jack innamorarsi pazzamente di Monica, la splendida e civettuola amica della sua ragazza Sally, John rivive uno degli episodi più dolorosi della sua vita. Nello stesso momento, il regista di opera in pensione Jerry arriva a Roma con la moglie Phyllis per conoscere il fidanzato italiano della figlia Hayley Michelangelo. Jerry è sorpreso nel sentire il padre di Michelangelo, Giancarlo, che di mestiere fa l'impresario di pompe funebri, cantare arie come si sentirebbero a La Scala mentre si insapona sotto la doccia. Convinto che un talento così prodigioso non possa rimanere nascosto, Jerry coglie l'occasione per promuovere il talento di Giancarlo e ridare vigore alla propria carriera. Dall'altra par e c'è Leopoldo Pisanello che è una persona tremendamente noiosa che si sveglia una mattina e scopre di essere uno degli uomini più famosi d'Italia senza saperne il perché. Immediatamente i paparazzi cominciano a seguire ogni sua mossa e a porsi domande su ogni sua motivazione. Mentre Leopoldo si abitua alle diverse seduzioni della ribalta gradualmente si rende conto del costo della fama. Nel frattempo Antonio è arrivato dalla provincia a Roma nella speranza di fare colpo sui suoi parenti puritani con l'adorabile nuova moglie Milly in maniera da poter ottenere un lavoro esclusivo nella grande città. A causa di incomprensioni e casualità che hanno delle conseguenze comiche la coppia è separata per un giorno. Antonio finisce col far passare un'estranea per sua moglie mentre Milly è corteggiata dalla leggendaria star del cinema Luca Salta.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
To Rome with Love
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Medusa
USCITA CINEMA
20/04/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Quanto ci mancherà “il film che Woody Allen ha girato a Roma, con un cast stellare nel quale spicca il talento istrionico di Roberto Benigni. Una pellicola in cui finalmente un americano riesce a catturare l'Italia evitando stereotipi e sviscerando un sense of humour dai tocchi geniali”.

Attenzione: quel film ci mancherà. Perché non esiste… Nella realtà, i novanta minuti di “To Rome with Love” offrono qualche risata, diversi sbadigli e una verve alleniana che spara a salve. In altre parole, l'esplorazione della Città Eterna attraverso la macchina da presa di Woody Allen viene assemblata in una pellicola confusa. Con una prima parte che più che ricordare la classica commedia all'italiana, echeggia le rom-com di Veronesi & Co, il film di Allen sembra un'opera fatta su commissione. Una pellicola poco personale con nulla di nuovo da dire e senza sorprese. Dopo trenta minuti, però, eccolo brillare di nuovo: il ritmo si alza e lo humour si fa più frizzante, grazie al personaggio interpretato da Allen - finalmente tornato davanti la macchina da presa – e alle sue battute esplosive (“se riesci a contattare Freud, dirgli di ridarmi tutti i soldi”). La carica erotica di Penélope Cruz e i tempi comici di Alec Baldwin si occupano del resto.

Girato in fretta e scritto su “un fazzoletto di carta”, “To Rome with Love” è il classico film parodia delle pellicole di Allen, con tutti gli attori che – come sempre – cercano di imitare il regista nei suoi tic e nella sua parlantina rapida ma tartagliante. Si assiste più a diversi siparietti che a episodi. Barzellette semi surreali fin troppo dilatate. Il ritmo si fa moscio, e perfino Benigni reprime la sua personalità larger than life: affidandogli il ruolo dell'italiano medio, Allen tarpa le ali al suo humour frenetico.

Un passo falso nella filmografia del regista. Un vero peccato, specialmente dopo l'Oscar vinto (e meritato) per “Midnight in Paris” (recensione). Se in quel film, Allen cercava di schivare stereotipi come se fossero pallottole, sorprendendo il suo pubblico con la manipolazione della realtà, in questa nuova avventura europea rimane incagliato in una realtà troppo turistica.

di Pierpaolo Festa